LAURA SARTINI
Cronaca

È già pet therapy al San Luca. Festa per i 7 piccoli ricoverati “visitati“ da India e Achille

I cani guida saranno una compagnia benefica e strutturata in pediatria, ogni mese . Progetto della Regione insieme alla scuola nazionale, diffuso anche in altre realtà.

È partito ieri l’annunciato il progetto di pet therapy nel reparto di pediatria dell’Ospedale San Luca. Si tratta di interventi a cadenza mensile della durata complessiva di circa un anno, attraverso i quali le istruttrici della Scuola nazionale cani guida per ciechi della Regione, insieme ai cani appositamente istruiti, incontrano i piccoli pazienti del reparto svolgendo con loro diverse attività a carattere ludico-ricreativo. L’obiettivo di questi interventi è quello di aumentare il benessere dei piccoli ricoverate attraverso l’interazione giocosa con i cani della Scuola.

L’iniziativa, innovativa per Lucca e Azienda Usl Toscana nord ovest, è stata resa possibile grazie anche alla collaborazione della Fondazione Alice Benvenuti ETS, nota per il suo concreto impegno sociale e la vicinanza ai giovani. La Fondazione ha infatti rapporti costanti con la scuola cani guida della Regione cui ha donato recentemente quattro splendidi cuccioli di labrador.

Al San Luca i sette bambini attualmente ricoverati in Pediatria hanno potuto interagire a lungo, nelle sale d’attesa del reparto, con due cani, India e Achille, accompagnati dalle loro istruttrici. “Abbiamo deciso di continuare a estendere questa attività - ha evidenziato l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli - proprio in considerazione degli ottimi risultati che sono emersi in tutte le esperienze effettuate sin qui. Il lavoro che svolgono le istruttrici e i cani della Scuola con i pazienti si è dimostrato molto prezioso per il benessere dei bambini ricoverati, e ha prodotto effetti positivi anche per il personale sanitario. Lo sviluppo di questi progetti ci permette di alimentare una ulteriore competenza della nostra scuola, a dimostrazione del valore della vicinanza di questi meravigliosi animali a supporto di tutte le persone, soprattutto di quelle più fragili”.

Un progetto che si è diffuso anche negli ospedali di Empoli, Prato e Pistoia.

L.S.