E’ la carica dei cinquecento. Tutti in coda dalla mattina per entrare nel team dei Comics

Il punto di reclutamento era il centro civico di San Vito dove ieri mattina sono arrivati i candidati. Molte donne, quasi tutti giovani tra cui diversi extracomunitari: “Il festival mette d’accordo“.

E’ la carica dei cinquecento. Tutti in coda dalla mattina per entrare nel team dei Comics

Ognuno con il numero di attesa, in fila ordinata, per accedere ai colloqui organizzati dalle agenzie per il lavoro

Trecento si erano prenotati, altri duecento circa si sono aggiunti in corso d’opera. Tutti pronti a entrare nello staff dei Comics e a unire lavoro e divertimento nei panni di steward, hostess, addetti al controllo accessi o all’infopoint, alla cassa, facchini, autisti e carrellisti. Ieri mattina la chiamata era al centro civico di San Vito dove le agenzie Etjca, Gigroup, Maw, Manpower, Synergie, Staff e Umana hanno accolto e parlato con i ragazzi, raccogliendo curriculum e contatti. Le probabilità giocano a favore visto che nei cinque giorni del Festival, o comunque per i cinque giorni del Festival, saranno reclutate circa mille persone maggiorenni. La giornata di reclutamento di ieri era organizzata dall’Informagiovani insieme appunto alle principali agenzie per il lavoro del territorio.

Una mattinata intensa di colloqui per permettere a ragazzi e ragazze del territorio di fare un’esperienza lavorativa temporanea all’interno del Festival del fumetto più grande d’Europa, alla quale anche l’assessore all’Urp Moreno Bruni e l’amministratore unico di Lucca Crea Nicola Lucchesi hanno portato il loro saluto. Entrambi hanno espresso soddisfazione per la riuscita dell’evento e l’assessore Bruni, in particolare, ha sottolineato come l’amministrazione comunale abbia lavorato fin da subito per portare l’Informagiovani a specializzarsi sempre di più nell’ambito lavorativo, che è uno dei temi più sentiti da chi ha terminato gli studi o da chi ancora studia ma vuole avere una qualche forma di reddito personale. Tanti giovani studenti – donne in maggioranza – ma anche età (e nazionalità) diverse. Con il numero di attesa anche Motala e Guessan: “Siamo in Italia da un anno e mezzo, e finora abbiamo sempre più o meno lavorato. Adesso però siamo fermi, e quindi abbiamo colto questa occasione particolare. Siamo pronti a fare un po’ di tutto: dalle pulizie, magazziniere, sicurezza“. “Finora ho fatto l’agricoltore alla cooperativa Calafata – così Guessan –, ma ora sono a casa. Spero proprio di entrare per qualche giorno nei Comics“.

In coda c’è anche Beatrice Verardi: “Non ho mai lavorato per i Comics solo perchè sono arrivata sempre troppo tardi rispetto all’appello per il reclutamento. Oggi però ce l’ho fatta, sono qui e spero proprio che mi prendano anche perchè sto studiando proprio animazione all’Accademia di Firenze, quello che mi piace i più è stare a contatto con il pubblico“. In attesa ci sono diversi ex “felpati“ alla ricerca di una nuova chance. Ce n’è anche uno che però oggi è qui perchè riveste un ruolo decisamente diverso.

“Sì anch’io sono partito da “felpato“ diversi anni fa – confessa Nicola Lucchesi, presidente di Lucca Crea, la partecipata del Comune che organizza l’evento Comics –. Quindi, lo posso testimoniare, lavorare con i Comics è un’occasione portafortuna, e ci fa piacere che oggi tanti ragazzi, e non solo, abbiamo risposto alla chiamata per questa bella opportunità. Da cosa nasce cosa. Magari qui si lascia il curriculum, poi si può essere richiamati. O comunque ci si costruisce un’esperienza importante sia dal punto di vista formativo sia come carta utile da spendere un domani sul mercato del lavoro“.

Intanto i Comics stanno avanzando a grandi passi, non solo sotto il profilo occupazionale. In città gli avamposti si stanno facendo sempre più spazio. “Forse qualcuno può avere la sensazione che siamo partiti prima del tempo, in realtà non è così – spiega Lucchesi –. La novità semmai è che stiamo procedendo diversamente dal solito. Ci si muove prima allestendo nelle zone dove si creano meno disagi e poi si va avanti in modo da essere pronti in tempo utile. Non manca più moltissimo“. E questo si percepisce dagli stand che prendono “quota“ cambiando ogni giorno di più il volto della città.

Laura Sartini