
di Daniele Masseglia
Il 2020 ha deciso di continuare a portarsi via personaggi conosciutissimi e molto amati. E così anche ieri in città e sui social il triste “rip“ ha monopolizzato la giornata. Le lacrime stavolta sono state versate per Stefano Navari, 64 anni, tra i ristoratori più storici della Marina oltre che militante leghista della prima ora. Tonfanino doc, da circa un anno combatteva contro un male che sembrava debellato. Lo dimostrano i post su Facebook e sul profilo Whatsapp, che inondava con le sue classiche battute ironiche e spesso provocatorie e con le canzoni che più amava. Era ricoverato alla rsa Villa San Lorenzo di Seravezza, ma la speranza di farcela si è infranta contro un improvviso peggioramento delle sue condizioni, fino al decesso avvenuto sabato pomeriggio all’ospedale Versilia, dove si trovava da due settimane per problemi respiratori, anche se tutti l’hanno saputo solo ieri mattina. Su questo ritardo nella comunicazione i familiari per ora preferiscono soprassedere, riservandosi di intervenire in un altro momento.
Voce rauca, pizzetto alla D’Artagnan, foulard al collo, tifoso sfegatato del Milan, ma soprattutto veterano della ristorazione della Marina e della politica, anche se agli incarichi amministrativi ha sempre preferito la base, la strada, i gazebo. A livello commerciale il suo nome è legato a due storici locali gestiti in piazza XXIV Maggio a Tonfano, ossia “L’angolo dell’affamato“, inaugurato a metà anni ’80, e il “Bukabar“, risalente a una dozzina d’anni fa. In entrambi i casi aveva traghettato l’attività insieme al fratello Andrea, attuale proprietario de “La Buca“ in piazza Carducci a Pietrasanta, dove lo stesso Stefano aveva dato un mano finché le forze gliel’hanno consentito. Persona schietta, combattiva e sarcastica, Navari come detto era appassionato anche di politica. A Pietrasanta fu uno dei primi iscritti della Lega: una lunga militanza che viene ricordata dal capogruppo regionale Elisa Montemagni. "La notizia della morte di Stefano – scrive – lascia un grande vuoto e dolore. Mi piace ricordarlo per com’era: uomo forte, vulcanico ed espansivo. Una persona che ho avuto l’onore di avere vicino in questi anni e con cui ho condiviso tante battaglie per la nostra Lega. Voglio esprimere dunque le mie più sentite condoglianze alla sua splendida famiglia. Mi mancherà molto e non dimenticherò facilmente i suoi consigli. La Lega della Versilia – conclude – perde un tassello molto importante, una persona straordinaria che era un preciso punto di riferimento per tutti noi. Un caro abbraccio alla mamma e al fratello: devono essere fieri di un uomo di valori com’è sempre stato il nostro caro Stefano". Profondo cordoglio da parte anche della Lega sezione Pietrasanta-Versilia Medicea.
Oltre al fratello Andrea, Navari lascia la mamma Marta Mattioli, altro volto conosciuto avendo gestito per lungo tempo un emporio in piazza XXIV Maggio a Tonfano. La salma si trova a “La Piramide“, accanto al pronto soccorso dell’ospedale Versilia, da cui domani partirà alle 9,45 in direzione della chiesa di Sant’Antonio, a Tonfano, in cui alle 10 si terranno i funerali. Ai familiari vadano le condoglianze della redazione.