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Elena Raluca Serban uccisa ad Aosta, ridotta a 24 anni la condanna di Gabriel Faloni

La 32enne lucchese è stata uccisa a coltellate nel suo appartamento. La procura generale di Torino aveva chiesto l'ergastolo per il reo confesso

Raluca Elena Serban, la vittima 31enne

Lucca, 1 febbraio 2023 - La Corte d'assise d'appello di Torino ha ridotto a 24 anni di reclusione la condanna all'ergastolo inflitta in primo grado a Gabriel Falloni, 37enne di Sorso (Sassari), reo confesso dell'omicidio di Elena Raluca Serban.

La donna, di origine romena, era morta a 32 anni, il 17 aprile 2021, nell'appartamento di Aosta che aveva preso in affitto da un mese. L'uomo l'aveva uccisa a coltellate: a scopo di rapina secondo i magistrati, come reazione a uno sfottò per una disfunzione sessuale, a detta dell'imputato.

La Corte d'assise d'appello ha ridotto la pena riconoscendo le attenuanti generiche in equivalenza rispetto alla circostanza aggravante della recidiva e di quella del nesso teleologico (l'omicidio era finalizzato a poter compiere una rapina), che è stato confermato. I giudici hanno quindi deciso di non disporre una nuova perizia psichiatrica, come invece chiesto dalla difesa (avvocati Marco Palmieri e Davide Meloni) che aveva proposto appello. La madre e la sorella della vittima, entrambe di Lucca, erano parti civili con gli avvocati Corinne Margueret e Maurizio Campo.

"L'impianto della sentenza di primo grado ha retto, perché c'è stata una conferma non solo della responsabilità penale del Falloni in ordine al reato di rapina e in ordine al reato di omicidio volontario ma anche la conferma del riconoscimento della circostanza aggravante del nesso teleologico. La riforma riguarda il riconoscimento delle circostanze aggravanti generiche in misura equivalente rispetto all'aggravante del nesso teleologico. Leggeremo le motivazioni per capire. Onestamente un po' stupisce il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, tenendo conto anche delle condanne passate del Falloni per violenza sessuale, sequestro di persona e rapina". Così l'avvocata di parte civile, Corinne Margueret, che insieme al collega Maurizio Campo assiste la sorella e la madre di Elena Raluca Serban.