
Nel cdx, oltre a Baldini (Lega), in corsa forse Bingongiari e Santini (FI). Nel Pd Puppa e Mercanti, ma ci puntano anche Menesini e Tambellini.
La data non è ancora stata fissata ma in autunno si tornerà alle urne per le elezioni regionali. Un appuntamento che fa già parlare, sia a livello toscano che provinciale. E se sul nome del candidato alla presidenza sembra (quasi) essere tutto deciso nel centrosinistra con la riproposizione del governatore uscente Eugenio Giani, nel centrodestra siamo ancora a sfogliare le margherite, in una partita che sicuramente andrà composta a livello nazionale, ovvero la scelta del candidato andrà incastrata nel mosaico delle candidature nelle altre regioni al voto.
Ma, come detto, la partita è scattata anche a Lucca, dove sono ben quattro i consiglieri uscenti: Vittorio Fantozzi (Fdi), Massimiliano Baldini (Lega), Valentina Mercanti e Mario Puppa (Pd). In casa di Fratelli d’Italia, dando per scontata la ricandidatura di Fantozzi, ci sarà da capire chi lo affiancherà: in pista dovrebbero scendere dalla Garfagnana Michele Giannini, mentre su Lucca circolano, tra gli altri, i nomi di Marco Martinelli e Mara Nicodemo, ma non sono escluse sorprese. In casa Lega, dove si fanno i conti con l’affaire Minniti, si guarda con attenzione anche al quorum: servono voti per controbilanciare il consenso che la Lega potrebbe raccogliere in altre province (Pisa in primis) mettendo a rischio il seggio di Lucca.
Se la candidatura di Baldini è certa, tutto da capire chi lo affiancherà nella battaglia per un posto a Firenze. L’ex assessore comunale Minniti era da mesi in lizza per una candidatura (e ora viene accostato a altri movimenti), a questo punto, visto le durissime polemiche generate, abbastanza improbabile. Ci sarà poi da considerare il gruppo vicino al generale Vannacci: nel suo nome non è da escludere Massimiliano Simoni.
Ai voti della Lega guarda con attenzione anche Forza Italia: un eventuale arretramento del Carroccio potrebbe segnare il via libera a un candidato azzurro. Chi? La strategia del partito sembra quella di schierare i big a livello provinciale, a cominciare dal segretario provinciale Carlo Bigongiari, ma è tutt’altro che da escludere qualche nome di rilievo anche nel capoluogo. Due su tutti: l’assessore Remo Santini e il capogruppo Alessandro Di Vito. Nel Pd, destinato salvo clamorosi scossoni, a rivincere le elezioni, è guerra aperta per i due seggi. Gli uscenti Mercanti e Puppa dovranno guardarsi alle spalle, perché i nomi che circolano sono di quelli ad alto calibro.
Vicinissimo alla candidatura sarebbe l’ex sindaco di Capannori nonché ex presidente della Provincia Luca Menesini, ma anche l’ex sindaco di Lucca Alessandro Tambellini ci starebbe pensando. Tambellini una volta chiuso con Palazzo Orsetti ha sempre detto che si voleva dedicare, come Cincinnato, al suo orto a Sant’Alessio, ma a una chiamata alle armi da parte della componente interna di sinistra difficilmente si potrebbe sottrarre. Un antipasto è già andato in scena per la vicenda della proroga della concessione idrica dove avrebbe svolto un ruolo tutt’altro che secondario per far fallire la proposta di legge. E sulla battaglia dell’acqua, in realtà, si è potuto vedere in controluce anche lo scontro interno al Pd in vista delle regionali: Mercanti e Menesini contro Tambellini e Puppa? Sullo sfondo, la posizione dell’ex senatore Marcucci, i cui voti dovrebbero finire alla lista civica a sostegno di Giani: quale carta giocherà sul tavolo delle regionali?
Fabrizio Vincenti