GIULIA PRETE
Cronaca

Europee, a Lucca chiamati al voto oltre 79mila elettori. Ecco dove e come si vota

Domani si aprono i seggi anche per eleggere le nuove amministrazioni. Tra le sfide più "calde" le comunali di Capannori

Domani si aprono le urne

Domani si aprono le urne

Lucca, 7 giugno 2024 – Ci siamo. Da domani (8 giugno)  si aprono i seggi per eleggere i deputati al parlamento europeo e le nuove amministrazioni comunali. Nel Comune di Lucca gli elettori saranno ben 79.667, dei quali 38.196 maschi e 41.471 femmine, distribuiti tra 81 sezioni elettorali. Ricordiamo che si potrà votare dalle 15 alle 23 di domani (8 giugno) e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno. Lo spoglio dei voti inizierà alle 23 di domenica e sarà in contemporanea con gli altri paesi europei. Per votare, i cittadini devono presentarsi al seggio elettorale di competenza, muniti di tessera elettorale e di un documento d’identità valido. Chi non ha la tessera elettorale, l’ha smarrita o ha esaurito gli spazi, deve rivolgersi all’ufficio elettorale del proprio Comune di residenza. Possono votare, per la prima volta, anche gli studenti fuori sede che ne abbiano fatto richiesta. In Italia, gli elettori possono esprimere un voto alla lista, segnando fino a un massimo di tre preferenze all’interno di una stessa lista, con alternanza di genere (due uomini e una donna, due donne e un uomo, un uomo e una donna o una sola preferenza).  

Amministrative

L’appuntamento più ‘caldo’ è senza dubbio quello per le comunali di Capannori, dove dopo dieci anni termina l’esperienza da sindaco di Luca Menesini. A scontrarsi saranno l’assessore uscente, Giordano Del Chiaro, per il centrosinistra unito (Italia Viva e Azione comprese), l’ex consigliere comunale dell’Udc Paolo Rontani, con la sua civica Capannori Cambia, per il centrodestra e Nicoletta Gini per la lista di sinistra Capannori Popolare. Gli scrutini, ricordiamo, inizieranno alle 14 di lunedì (10 giugno). Anche Montecarlo rinnova la carica di sindaco e il consiglio comunale. I candidati sono la vicesindaca uscente Marzia Bassini, candidata di Per Montecarlo in continuità con l’esperienza amministrativa di Federico Carrara e Francesco Capocchi per la lista di opposizione AmiAmo Montecarlo. Appuntamento alle urne anche per il piccolo Comune di Villa Basilica che ha ben tre candidati: a scontrarsi sono il vicesindaco uscente, e sindaco per i due precedenti mandati, Giordano Ballini. Gli avversari sono Camilla Corti per una lista civica di centrosinistra e Obiettivo Comune con Andrea Pelosi candidato sindaco e in lista l’ex assessore Matteo Simi. Si vota per il rinnovo del sindaco anche in Garfagnana e in Media Valle. A Pescaglia la sfida è esattamente quella di cinque anni fa: si rinnova, infatti, la sfida alle urne fra Progetto Pescaglia e Prima Pescaglia. Andrea Bonfanti corre per il terzo mandato, contro di lui c’è Pietro Tosi con la civica di ispirazione di centrodestra. A Borgo a Mozzano in lizza per il terzo mandato l’uscente Patrizio Andreuccetti con la lista Ancora Insieme. Contro di lui Cipriano Paolinelli della Lega per Futuro Concreto e Indro Marchi, appoggiato dall’ex sindaco Francesco Poggi con la lista Sì, cambia!. Tre liste in corsa, invece, al Comune di Barga: la sindaca uscente Caterina Campani con Viviamo Barga, Lucia Morelli con la lista Fare Barga e Francesco Feniello con la lista Progetto Comune. Tre aspiranti sindaco anche nel Comune di Gallicano: David Saisi con la lista civica ormai ‘storica’ ovvero Gallicano c’è corre per il terzo mandato. ViviAmo Gallicano è la lista di ispirazione di centrosinistra che sostiene la candidatura di Luca Pedreschi. Una parte di centrodestra è con Gaia Pinocci e Dai voce a Gallicano. Anche il sindaco uscente di Castelnuovo Garfagnana, Andrea Tagliasacchi, corre per un terzo mandato con la lista civica che porta il suo nome. A sfidarlo per il centrodestra c’è l’avvocata Elena Picchetti con la civica Castelnuovo per tutti. Fra le sfide più interessanti quelle di Castiglione Garfagnana dove il sindaco uscente Daniele Gaspari se la vede con il suo predecessore Francesco Giuntini e di Molazzana con l’uscente Andrea Talani che se la vede con Simone Simonini, cinque anni fa candidato a Barga. Corrono per la riconferma anche Francesco Pifferi a Camporgiano, Lucia Rossi a Careggine (unico Comune dove la sfida è fra tre contendenti), Michele Giannini a Fabbriche di Vergemoli, Moreno Lunardi a Fosciandora, Nicola Poli a Minucciano, Raffaella Mariani a San Romano in Garfagnana. Ritorna in corsa, a Vagli di Sotto, Mario Puglia, vicesindaco uscente e precedentemente primo cittadino per due mandati. A Villa Collemandina il candidato sindaco Francesco Pioli ‘combatte’ solo contro il quorum: per essere eletto deve raggiungere il 40 per cento degli aventi diritto depurati dagli iscritti all’Aire. Sarà eletto sindaco al primo turno il candidato che otterrà la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 23 giugno – dalle 7 alle 23 – e lunedì 24 – dalle 7 alle 15 per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Al secondo turno verrà eletto sindaco il candidato che otterrà il maggior numero di voti. Come si vota

E’ possibile votare su una sola scheda, nella quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, sotto ciascuno di essi, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Le modalità di voto sono tre: si può tracciare un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest’ultima appoggiato. Si può tracciare un segno sul simbolo di una lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto ‘voto disgiunto’. Si può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando così solo per il candidato sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate. Ogni elettore può esprimere, nelle apposite righe affiancate al simbolo della lista, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista da lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.