Elezioni Provincia, si muove il Pd. Le manovre per arrivare al 51% e tenere la guida di palazzo Ducale

ll centrosinistra deve scegliere il candidato da opporre a Mario Pardini e ha tre nomi su cui puntare. I sindaci di Camaiore, Borgo a Mozzano e Pescaglia: Marcello Pierucci, Patrizio Andreuccetti e Andrea Bonfanti.

Elezioni Provincia, si muove il Pd. Le manovre per arrivare al 51% e tenere la guida di palazzo Ducale

Pierucci, sindaco di Camaiore

Avere il 46 per cento non significa averne il 51: e quel misero 5%o può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Lo sanno bene in casa Pd, dove la discesa in campo di Mario Pardini che ha annunciato la sua disponibilità a correre per il centrodestra per le prossime elezioni provinciali, rischia di complicare il mantenimento della poltrona di Palazzo Ducale che è appannaggio del principale partito del centrosinistra – attraverso le varie formazioni che si sono succedute dal Pci al Pd – sin dagli anni Novanta del secolo scorso.

Come noto, a causa della riforma-pastrocchio voluta a suo tempo dal ministro Delrio, l’elezione del presidente della Provincia non avviene attraverso il voto popolare, ma tramite una elezione di secondo livello.

In questo complicato meccanismo il Pd, che governa una buona parte dei comuni, ha circa il 46 per cento dei voti; il centrodestra è decisamente più indietro (intorno al 34-25 per cento), mentre il resto è appannaggio di esponenti di liste civiche, spesso di orientamento centrista, chi legate a Italia Viva, chi a Azione chi, ancora, apparentemente senza legame con partiti nazionali.

Pardini, con un tentativo di accordo che passa dall’imbarcare sia i voti a disposizione del sindaco di Viareggio Del Ghingaro, sia quelli che sono vicini al sindaco di Coreglia Remaschi (segretario regionale di Azione) tenta di rompere il monopolio Pd. E in casa del partito di Schlein si valutano le contromosse per controbattere al centrodestra e assicurarsi (sicuramente con minore fatica, visto il dato di partenza) qualche consigliere civico.

Il tentativo passa, prima di tutto, dalla scelta del candidato che tenterà di succedere a Luca Menesini a Palazzo Ducale. In lizza, almeno tre esponenti: i sindaci di Camaiore, Borgo a Mozzano e Pescaglia, rispettivamente Marcello Pierucci, Patrizio Andreuccetti e Andrea Bonfanti. Fuori da questa terna, che riceverebbe probabilmente consensi diversi, ci sono un paio di esterni al partito che forse potrebbero coagulare voti civici con maggiore facilità, ovvero il sindaco di Altopascio Sara D’’Ambrosio e quello di Piazza al Serchio Andrea Carrari. Meno di due mesi alle elezioni, i motori iniziano a scaldarsi. E qualcuno sostiene sia solo una anticipazione di quello che accadrà alle elezioni regionali del 2025. Guardando più all’immediato, per il Pd locale battere il sindaco del capoluogo sarebbe un importante successo politico.

Fabrizio Vincenti