Lucca, 13 giugno 2022 - "Non sarà facile stabilire le cause dell’incidente perché in questo tipo di elicotteri non è prevista la scatola nera, è regolare che non ci sia". La considerazione è del responsabile del Soccorso alpino Monte Cusna Luca Pezzi impegnato anche ieri con i suoi uomini a ’scortare’ il sopralluogo da parte di un tecnico dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) nel cratere sotto il Monte Cusna, dove nel torrente Rio Lama – in un punto impervio e irraggiungibile a piedi tra i rifugi Segheria e Battisti – sono stati trovati sabato mattina i detriti e i cadaveri dei sei passeggeri più il pilota a bordo dell’elicottero che da Lucca era diretto nel Trevigiano. La tecnica è stata quella alpina dell’utilizzo delle corde e delle carrucole per calare a un’altezza di 60 metri tecnici e soccorritori. Sul posto anche gli uomini del soccorso alpino della Guardia di finanza e del Saf dei vigili del fuoco.
L’operazione rientra negli accertamenti disposti dalla procura di Reggio, il magistrato è Marco Marano: ordinate anche le autopsie dei corpi che potrebbero rivelare qualcosa in più sulle cause dell’incidente. Le salme si trovano all’obitorio di Modena. Il fascicolo aperto, passato da Lucca a Reggio per competenza, è per disastro colposo e omicidio colposo. Al momento a carico di ignoti. I punti da chiarire sul disastro restano diversi. Se le condizioni meteo abbiano influito, se ci siano stati problemi di altro tipo, se si sia trattato di mera fatalità o se ci siano invece delle responsabilità. Insomma se la tragedia poteva essere evitata.
"Al momento non è possibile andare oltre le mere ipotesi – è la riflessione di Pezzi – una delle possibilità è che l’elicottero possa aver tentato di aggirare la perturbazione in corso con una manovra che poi si è rivelata fatale. Meno probabile riteniamo che sia stato un fulmine a colpirlo".
Ma l’accertamento, prosegue il responsabile del Soccorso alpino locale, "sarà lungo ed elaborato, occorreranno perizie molto minuziose per capire le cause perché non ci sono testimoni e sull’elicottero non era presente alcuna scatola nera: non sono previste per questo tipo di velivoli, è regolare che non ci fosse".
Fra le tante voci di cordogli, anche quella dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, per voce del presidente Tiziano Borghi, esprime "vicinanza alle famiglie dei passeggeri e del pilota, vittime dell’incidente. Esprimiamo inoltre solidarietà all’E80 Group di Viano, che ha attività produttive anche nella nostra Unione, e che era la destinazione dei passeggeri in viaggio, un viaggio che si è concluso purtroppo tragicamente".