Lucca, 20 gennaio 2023 - Un improvviso malore ha stroncato la vita di Enrico Scaletta, 63 anni, un passato da calciatore e fino a ieri brillante responsabile marketing della Lucchese Calcio, nonché cognato del direttore generale rossonero Mario Santoro. La tragedia si è consumata l’altra sera proprio a casa di Santoro, che aveva organizzato una cena per festeggiare il compleanno della moglie di Scaletta. Dopo il brindisi, Santoro e Scaletta si sono spostati nel soggiorno quando, poco dopo è successo l’imponderabile. E’ stata subito chiamata l’ambulanza. Il personale ha provato a rianimarlo, ma non c’è stato niente da fare. E’ morto sotto gli occhi della figlia per un arresto cardiaco.
La prematura scomparsa di Enrico Scaletta ha lasciato tutti senza parole, non solo a Lucca, dove è nato e dove ha iniziato a giocare. Tanti gli attestati di cordoglio arrivati, appena si è sparsa in giro la voce della sua morte, a dimostrazione che era benvoluto da tutti. Chi sicuramente ha sempre avuto un rapporto speciale, non solo lavorativo con Enrico Scaletta è il direttore generale della Lucchese Mario Santoro, che ha rilasciato questa dichiarazione.
"Oltre ad essere legato ad Enrico da un rapporto familiare – commenta Santoro – ho avuto il piacere e l’onore di conoscere un amico vero. Un uomo sempre pronto a stemperare le tensioni, a trovare una linea comune, anche quando la strada sembrava impervia. Una persona fondamentale a livello umano e personale, con il quale ho condiviso un percorso importante della mia vita. Da un punto di vista lavorativo, Enrico per oltre 15 anni è stato il mio più valido collaboratore e insieme abbiamo condiviso e gioito per i successi professionali che caparbiamente abbiamo ottenuto. Con lui se ne va anche una parte di me e la sua scomparsa lascia e lascerà per sempre un vuoto incolmabile. Cercherò, anche se non potrò mai sostituirlo, di essere vicino alla moglie Angela e ai figli Stefano e Chiara. L’augurio che faccio ad Enrico è di giocare insieme ai campioni che se ne sono andati negli ultimi tempi. E sono sicuro che saprà farsi valere".
Enrico Scaletta ha dedicato la sua vita al calcio. Ha tirato i primi calci nell’Aquila Sant’Anna, poi nell’Atletico Lucca, quindi nelle giovanili della Fiorentina, dove ha avuto come allenatore Renzo Ulivieri, infine il salto in C2 nella Rondinella Marzocco guidata da Renzo Melani. Era il 1980. Una volta attaccate le scarpette al chiodo, Scaletta è rimasto in qualche modo legato al mondo del calcio. Da quattro anni era il responsabile marketing della Lucchese, dove ha sempre messo in campo serietà e capacità professionale. Domenica, in occasione della partita tra la Lucchese ed il Fiorenzuola sarà osservato un minuto di raccoglimento, con i rossoneri che giocheranno con il lutto al braccio.