
In sei giorni ha totalizzato poco meno di seimila visualizzazioni su Youtube, una media di circa mille al giorno. Non poche considerando che alla fine dei conti non si parla di artisti di calibro internazionale e che dunque hanno dalla loro una maggiore facilità di intercettare pubblico. Ma si tratta comunque di un risultato di tutto rispetto: parliamo della canzone “Alla radice dei sogni“, secondo singolo estratto dall’omonimo album del cantautore piemontese, e romagnolo d’adozione, Daniele Fortunato che uscirà oggi.
Ebbene, protagonista del videoclip, scritto e diretto dal regista Giacomo Pellegrini con la direzione della fotografia di Stefano Grilli, è l’attore lucchese Fabrizio Paoletti. Come si legge su “Rockon“, "la narrazione ci trasporta nel subconscio di uno scrittore, interpretato dall’attore Fabrizio Paoletti: il percorso intrapreso fa sì che attraversi luoghi dove la natura padrona e unica rivelatrice della verità". Un video dunque di grande intensità emotiva. Sempre da “Rockon“: "Tra i boschi vi è un mulino abbandonato che rappresenta proprio la radice dei sogni del protagonista, il quale abbandona ogni certezza iniziando un nuovo cammino via via sempre più tortuoso, ma allo stesso tempo liberatorio: dal bosco alle dune, poi il mare fino ad una vecchia cava in cui ha inizio questa catarsi". Il videoclip prende in considerazione anche la differenza tra i tempi moderni che spesso ci portano a vivere isolati e un ritorno al primitivo che invece ci donerebbe una consapevolezza differente, rendendoci nuovamente liberi di vivere a modo nostro, felici per ciò che siamo con tutte le nostre debolezze e i nostri sbagli.
Fabrizio Paoletti non è nuovo a tali esperienza da attore: il primo videoclip lo vide impegnato con il cantante Stefano Picchi con il brano “Se amo te”, mentre ha poi vestito i panni di Giacomo Puccini nel corto musicale “Turandot“ con l‘attrice Cristina Puccinelli. Poi ha recitato nel video della rockband “Ministri” nella interpretazione della canzone di De Andrè “Inverno“ e con la collaborazione di Dori Ghezzi.
Cristiano Consorti