REDAZIONE LUCCA

Falso incidente, ennesimo raggiro. Ma i carabinieri li rintracciano. Agli arresti domiciliari una giovane

Brillante indagine dell’Arma dopo un colpo messo a segno alla periferia di Lucca nei mesi scorsi. La donna si era spacciata per assistente di un avvocato, portando via gioielli per oltre 6mila euro.

Lieto fine grazie all’indagine portata avanti dai carabinieri

Lieto fine grazie all’indagine portata avanti dai carabinieri

Altro trucco, altra truffa a domicilio. Ma stavolta alla banda di pendolari del raggiro è andata male. Sabato mattina, a Melito di Napoli, i Carabinieri di San Concordio hanno infatti eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Lucca su richiesta della locale Procura per il reato di truffa aggravata in concorso. Nei guai una disoccupata 28enne italiana, residente in quel Comune, con precedenti di polizia.

Le indagini erano scattate la mattina dello scorso 23 novembre, quando una pattuglia della Stazione Carabinieri di San Concordio era intervenuta alla periferia di Lucca, nell’abitazione di una 57enne, truffata con la tecnica del “finto incidente”. All’arrivo dei Militari dell’Arma la donna aveva raccontato che poco prima aveva ricevuto sul telefono di casa una chiamata da un sedicente “agente”: sosteneva che il marito era in stato di fermo perché coinvolto in un incidente stradale. Approfittando dello stato di ansia e di timore causato alla donna, l’aveva convinta a dargli il proprio numero di cellulare per farla contattare dall’avvocato che stava seguendo la situazione del coniuge.

Dopo pochi minuti, la signora era statata contattata da un secondo complice che si presentava come il legale del marito: la informava che da lì a poco sarebbe stata raggiunta a casa da una sua incaricata, alla quale avrebbe dovuto consegnare soldi e gioielli necessari per pagare la “cauzione” necessaria per il rilascio dell’uomo. E dopo circa un quarto d’ora, a casa della vittima si era presentata una donna di circa 30anni, che si era qualificata come collaboratrice dell’avvocato e aveva ritirato un considerevole quantitativo di gioielli, per oltre 6mila euro.

I Carabinieri avevano avviato immediatamente le indagini, riuscendo a raccogliere attraverso alcune testimonianze degli elementi utili all’individuazione della “presunta truffatrice”. In particolare era stata acquisita una minuziosa descrizione della donna e dell’auto che aveva utilizzato per recarsi a casa della 57enne lucchese. I caabinieri avevano accertato che si trattava di una macchina presa a noleggio: grazie anche al gps i Militari dell’Arma, due giorni dopo, erano riusciti a localizzarla nel comune di Bologna, parcheggiata per strada.

Grazie alla collaborazione del Carabinieri del luogo, che si appostavano nei pressi dell’autovettura, era stata identificata compiutamente la conducente, una 28enne che aveva precedenti di polizia specifici. La giovane era stata quindi riconosciuta dalla vittima e da altri testimoni come la donna che si era presentata a ritirare i gioielli a Lucca. L’arrestata, dopo le formalità di legge, è stata dunque accompagnata alla propria abitazione, dove deve restare in regime di arresti domiciliari. Ma intanto proseguono le indagini volte ad identificare gli atri due complici.

P.Pac.