MAURIZIO MATTEO GUCCIONE
Cronaca

Famiglie in difficoltà. L’impegno dell’Acli

Allo sportello di via Catalani seguiti numerosi nuclei in difficoltà .

Giulia Vairani

Giulia Vairani

Un servizio per supportare nuclei familiari e persone in difficoltà. È quello che dal maggio dello scorso anno stanno attuando le Acli di Lucca con l’attivazione dello Sportello famiglie. Affiancato al già presente Caf e patronato di via Catalani, il servizio già in questi mesi rappresenta un riferimento importante. Si accede tramite appuntamento, e una volta di fronte alla volontaria che garantisce le prestazioni, si possono avere consulenze per accedere a bonus, bandi Erp e trovare accesso ad altri servizi come nel caso delle bollette. Il tema, fondamentalmente, è quello dei servizi legati alla casa. A rivolgersi agli uffici Acli sono prevalentemente famiglie straniere con figli, e persone ultrasessantenni rimaste sole, perlopiù donne. Qui l’aiuto è fondamentale poiché uno dei problemi riscontrati, riguarda proprio l’accesso alla tecnologia: fra questi, l’attivazione dello Spid risulta prioritario. A tracciare un primo bilancio dell’attività dello Sportello famiglia è la referente dei servizi Acli di Lucca, Giulia Vairani.

"In questi primi mesi di apertura – afferma – abbiamo accolto già molte persone; sono soggetti fragili e numerose famiglie straniere con figli; tutti dimostrano fra le difficoltà maggiori quella di accedere alla tecnologie, per esempio ottenere lo Spid che dà accesso a molti servizi indispensabili; vediamo tante persone, tra queste cito una signora che cercava di ottenere lo Spid da tempo e quando rivolgendosi a noi lo ha ottenuto si è commossa per la felicità". Piccoli gesti che, in una società sempre più informatizzata, riescono ad abbattere le nuove barriere. Prosegue Giulia Vairani: "Colpisce vedere le donne rimaste sole che si trovano in difficoltà e che qui possono trovare soluzioni per affrontare le prime necessità, che poi sono anche quelle di base: le cure, la casa, le bollette; il nostro obiettivo – prosegue – è quello di accrescere i servizi, e dal 2026 ci auguriamo di poterlo fare mediante un ulteriore volontario del servizio civile; abbiamo anche partecipato di recente ai bandi delle Fondazioni bancarie per cercare di implementare l’attività che vogliamo offriamo e un recente accordo con la Diocesi, consentirà di utilizzare alcuni locali parrocchiali del territorio".

Perché una strada importante da percorrere, infatti, è proprio quella di delocalizzare centri che siano in grado di fornire servizi utili alle persone, andandole a raggiungere là dove vi è maggiore necessità. Attualmente i circoli Acli a Lucca sono sei mentre un altro è di prossima apertura. Acli, nel suo intento, mira a capillarizzare la propria attività in Lucchesia dove, secondo i riscontri, il disagio e la marginalità sono dolorosamente presenti.

Maurizio Guccione