Fantozzi. Una tragedia. Detto così, chi può resistere? Grande attesa per lo spettacolo che al Teatro del Giglio il 7, 8 e 9 febbraio, tornerà a rappresentare un’icona dell’italianità sul grande schermo: Paolo Villaggio. Un acuto osservatore del nostro tempo, un testimone unico, sagace che ha raccontato come pochi altri decenni di storia e vita italiana attraverso quei personaggi che – da grande attore comico – ha saputo creare. La sua narrazione è stata una critica sociale aguzza, una ricostruzione di un mondo osservato per paradossi, nelle sue contraddizioni prima della sua definitiva dissoluzione.
Fantozzi, la moglie Pina, la figlia Mariangela, i colleghi Filini, Calboni, la signorina Silvani, l’Onorevole Cavaliere Conte Catellani, sono tessere di un mosaico, sono maschere di una rinnovata commedia dell’arte, con cui Paolo Villaggio ha dato voce a una categoria umana oscillante tra opportunismo e cattiveria, tra piaggeria e violenza, tra disincanto e feroce arrivismo.
A partire dagli anni Settanta del Novecento, questi personaggi hanno segnato l’immaginario collettivo, hanno creato un linguaggio prima inesistente talmente forte ed originale da determinare il parlare comune. Villaggio registra, come un sismografo sensibilissimo, l’esplosione di un mondo segnato dai padroni – quei Megadirettori Galattici e Naturali tanto simili a divinità – e dai “servi”, ovvero la “mostruosa” genia impiegatizia, approfittatrice, servile: un coro in perenne lotta per la sussistenza. Nella visione registica di Davide Livermore, a leggere bene le pagine di Villaggio, allora, torna emblematicamente l’eco di tragedie classiche, di destini segnati e ineluttabili, di peripezie che portano all’unica soluzione possibile: la disfatta.
In scena è l’attore Gianni Fantoni, che è stato a lungo a fianco di Paolo Villaggio e ne ha ereditato la maschera scenica (in un passaggio di consegne fortemente voluto da Villaggio stesso) a dare voce e gesti ad un possibile Fantozzi di oggi. Sempre di nuovo pronto a dar battaglia. La Compagnia incontrerà il pubblico sabato 8 febbraio alle ore 18 all’Auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (ingresso libero e gratuito, fino ad esaurimento posti). Il progetto di incontri con il pubblico è frutto della collaborazione tra Teatro del Giglio, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Fondazione Lucca Sviluppo e Fondazione Toscana Spettacolo onlus.