
La digitalizzazione come strumento di continuità del lavoro durante la pandemia per imprese vincenti, prima e dopo l’emergenza sanitaria. Tecnologia, investimenti e formazione per sviluppare il proprio capitale umano. Questo il senso del riconoscimento attribuito a Fapim, azienda leader nel settore degli accessori per serramenti ed infissi metallici in alluminio, con due stabilimenti ad Altopascio su 100mila metri quadrati la sede centrale di fronte al casello autostradale e quello di Spianate, in via Chimenti, aperto nel 2005, dove si trova anche il museum. Circa 50 milioni di fatturato, conta 500 dipendenti ed esporta in tutto il mondo un catalogo di 20mila articoli.
Una eccellenza, un vanto per la cittadina del Tau. Fapim, unica in Toscana ad essere selezionata, è stata segnalata nell’ambito del digital tour “Imprese Vincenti 2021“ che Intesa Sanpaolo dedica alla valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane. Giunto alla terza edizione, il programma ha messo il focus su 112 aziende, concentrando l’attenzione sui fattori di successo delle PMI nel particolare contesto economico legato a Covid.
La tappa “Persone e Capitale Umano“ ha visto la partecipazione di 14 PMI vincenti: Astelav (Torino), Aton (Treviso), Beantech (Udine), Bending Spoons (Milano), Bonomi Industries (Brescia), Fapim (Lucca), Irion (Torino), Metaltecnica (Novara), Minifaber (Bergamo), Sogedim (Milano), Steel Tech (Bari), Telebit (Pordenone), Walter Tosto (Chieti), Zeta Service (Milano).
La competitività italiana è da sempre connessa al saper fare e al know-how del capitale umano, oggi ancora più importante alla luce delle discontinuità legate alla trasformazione digitale e alla transizione ambientale che richiedono flessibilità e multidisciplinarietà. Le aziende che hanno saputo meglio affrontare l’emergenza Covid hanno come tratto comune quello di aver fatto scelte strategiche ed investimenti già prima della pandemia, essenziali poi nel resistere e reagire alla crisi. Si tratta molto spesso di interventi su innovazione, digitalizzazione, internazionalizzazione, sostenibilità e che vedono costantemente al centro una variabile essenziale, le persone.
Nel 2020 la pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione già in atto nel mondo delle imprese, facendo adottare ed estendere lo smart working a molti ambiti lavorativi, amplificando il commercio online e in generale la digitalizzazione e la connessione delle diverse funzioni aziendali e dei servizi a clienti e fornitori.
Massimo Stefanini