Il farmaco sospeso mette insieme salute e solidarietà. I numeri sono incoraggianti ma si può senza dubbio fare di più. E’ in questo senso che si rinnova l’invito della Caritas Diocesana d’accordo con i farmacisti lucchesi e in particolare con l’Ordine professionale presieduto dal dottor Salvatore Ingrosso.
Vediamo nello specifico il trend della raccolta messa a segno negli ultimi anni. Nel 2021 il totale raccolto ha segnato il record con la bellezza di 12.650 euro destinati tra Lucca Mediavalle e Garfagnana (9mila euro) e Versilia (3.650 euro). Piccola flessione nel 2022 con un totale di 10.225 euro suddivisi tra area lucchese e Garfagnana (6mila euro) e Versilia (4.225). Il primo calo ponderale nel 2023 con 6.666,597 euro totali tra Lucca e Versilia.
Ad oggi il totale raccolto manifesta una flessione allarmante per il 2024: solo 3.085 euro tra Lucca Mediavalle e Garfagnana (appena 2mila euro) e Versilia (1.085). “Si è verificato un calo fisiologico nelle raccolte, che era prevedibile per una iniziativa di questo tipo. È fondamentale, quindi, non perdere di vista lo spirito originario del progetto – evidenzia Caritas – , che punta a responsabilizzare la comunità e promuovere le donazioni in modo continuativo“.
Per rispondere a questa importante sfida sono state individuate nuove soluzioni sia per le farmacie aderenti che per i donatori. Si va dalla proposta di un rebranding del marchio, contenitori più visibili da posizionare sui banconi delle farmacie aderenti, al potenziamento della campagna comunicativa.
L’iniziativa del Farmaco Sospeso prende le mosse dalla famosa abitudine napoletana chiamata “il caffè sospeso”, in cui gli avventori al bar possono lasciare un caffè pagato per i clienti successivi. La Caritas, i consultori e i centri d’ascolto raccolgono le richieste, dal punto di vista farmacologico, dei lucchesi meno abbienti. Contemporaneamente, nelle farmacie aderenti viene avviata una raccolta fondi, in cui i clienti possono scegliere tra una donazione di 2, 5 o 10 euro. Gli stessi enti poi spendere in farmacia la somma raccolta a seconda dei fabbisogni individuati.
“E’ un impegno sociale che come farmacisti ci siamo presi e intendiamo portare avanti – spiega il dottor Ingresso –. Le nostre farmacie sono, sono state e saranno sempre di più veri e propri punti di riferimento per le esigenze socio sanitarie“.