
Fatturati-record per le aziende. In un anno aumenti del 18%
Società di capitali delle province Lucca, Massa-Carrara e Pisa, i dati del 2022 rivelano un quadro incoraggiante. La fase pandemica è stata completamente superata, con segnali positivi sia sul fronte economico che su quello finanziario-patrimoniale. Nonostante le preoccupazioni legate allo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina e gli impatti sui costi delle materie prime, dei servizi e della logistica, le imprese hanno dimostrato una notevole resilienza.
In particolare, le società delle tre province hanno saputo reagire in modo efficace agli aumenti dei costi, mantenendo la loro competitività. A testimoniarlo è la significativa crescita del fatturato che in media è stata del +18% tra il 2022 ed il 2021 e del +31% rispetto al 2019.
Ecco, in sintesi, è quanto emerge dall’analisi effettuata dall’Isr (istituto di studi e ricerche) della Camera di Commercio su oltre 13.000 bilanci relativi al 2022 - gli ultimi disponibili - delle società di capitali operanti nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa.
"I dati dell’anno 2022 – dice Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio – a questo proposito, evidenziano lo stato di salute complessiva del tessuto imprenditoriale, dimostrando la sua resilienza di fronte alla più grande crisi degli ultimi anni. Tuttavia se questo è evidente nelle imprese di medie e grandi dimensioni, nelle realtà più piccole emergono delle criticità".
In particolare, in provincia di Lucca, il fatturato delle società ha registrato nel 2022 un aumento medio del +19% rispetto all’anno precedente e del +30% rispetto al periodo pre-Covid, portando il giro d’affari a sfiorare i 3,5 milioni di euro medi per impresa, superiore di 700mila euro a quello delle imprese dell’area.
Spiccano i risultati delle medio-grandi aziende, il cui fatturato è aumentato del 23% rispetto al 2021 (e del 36% rispetto al 2019). Anche le piccole imprese hanno comunque mostrato un recupero significativo, con una crescita del giro d’affari del 10% (+25% rispetto al 2019), per le micro imprese invece l’incremento è stato più contenuto (+6%).