Lucca, 31 maggio 2021 - Le prime risposte potrebbero arrivare stamattina dall’ospedale San Luca. E’ qui che si svolgerà l’interrogatorio di garanzia fra il gip del tribunale di Lucca e Luigi Fontana, il muratore 54enne, in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato nei confronti della moglie Maria Carmina Fontana, per tutti Carmela, 50 anni, uccisa a coltellate nella villetta dove viveva col marito in via Fermi ad Altopascio.
L’uomo, da venerdì sera, giorno della tragedia, è ricoverato nel reparto di Psichiatria del San Luca, piantonato dai carabinieri e assistito dai sanitari dopo un malore che lo ha colpito in caserma durante il primo faccia a faccia con i militari e il sostituto procuratore Alberto Dello Iacono, titolare delle indagini. Fontana, assistito dall’avvocato Ilenia Vettori, potrebbe provare a spiegare le ragioni del suo gesto e cosa abbia fatto scattare la scintilla che l’ha portato a infliggere alla moglie diversi fendenti con la lama di un coltello lunga una ventina di centimetri. Oppure potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere. Al termine dell’interrogatorio che, salvo slittamenti, si terrà stamattina, il giudice deciderà sulla convalida dell’arresto. Sempre oggi alle 14 invece è fissato il conferimento dell’incarico per il medico legale che dovrà eseguire l’autopsia sul corpo di Carmela Fontana.
I primi esiti dell’esame necroscopico serviranno per capire quale ferita abbia spezzato la vita della donna, ma anche ricostruire la sequenza di secondi durante i quali il marito si è scagliato contro di lei. Al momento sembra escluso che fra i due vi sia stata una colluttazione: la 50enne avrebbe soltanto tentato di ripararsi dall’arma con le mani come dimostrano le ferite riportate su dorso e palmi. Gli investigatori, finora, oltre ad aver sequestrato l’arma del delitto, hanno anche acquisito il telefono della vittima e del 54enne. I contenuti serviranno a capire che tipo di dissidi esistessero nella coppia e cosa possa aver portato il muratore a compiere un gesto simile.
Nel frattempo la villetta al civico 17 di via Fermi resta sotto sequestro in attesa degli ultimi rilievi del reparto scientifico dei carabinieri. Al momento ad armare il delitto, secondo gli inquirenti, sarebbe stata la gelosia dell’uomo che, da qualche tempo, accusava la moglie di avere una relazione con un’altra persona. L’omicidio sarebbe scattato proprio al culmine di una lite fra marito e moglie e, per questo, al momento è esclusa la premeditazione. Il delitto si è consumato venerdì intorno alle 14 nella cucina dell’abitazione in via Fermi ad Altopascio.
L’uomo ha inferto diverse coltellate al tronco della donna, poi è uscito di casa in stato di choc, urlando e con le mani insanguinate. Davanti alla villetta le nipotine della coppia stavano ancora giocando ignare di tutto. Sono stati i vicini ad accorrere, portarle via e chiamare i carabinieri e il 118. Ma la 50enne era già morta.
cla.cap.