"È ascoltando questi dati allarmanti qualche tempo fa che ho sentito l’esigenza di intervenire sul tema della violenza di genere". Con le parole di Samuele Cosentino si è aperta la conferenza stampa di presentazione di una mostra che mira a sensibilizzare e ad agire in prima persona contro la violenza di genere.
Dopo le scuole e le istituzioni anche le imprese si muovono contro la violenza di genere, promuovendo una forma alternativa di lotta.
"E’ colpa mia", non un titolo casuale come ha spiegato Cosentino. "La colpa è una grande assunzione di responsabilità, e come tale ha bisogno dell’elemento disturbante per essere accolta. Inoltre – ha detto – è importante uscire dalla zona di comfort e agire in prima persona per promuovere il cambiamento".
Il progetto fotografico nasce da un’idea di Cosentino e Paola Marchini degli Orti di via Elisa, e prende vita in una mostra che affronta il tema della violenza sulle donne in modo crudo e coinvolgente. Sarà allestita nella Sala Tobino di Palazzo Ducale dal 29 marzo al 7 aprile, con porte aperte per tutti coloro desiderosi di contribuire al dibattito sulla questione di genere.
E’ stata presentata ieri nell’armeria di Palazzo Ducale, ed è il risultato di una sinergia tra pubblico e privato, con numerose realtà associative e imprenditoriali del territorio che hanno abbracciato l’iniziativa, professionisti che si sono messi a disposizione mettendo le proprie competenze a servizio del progetto: Thesignlab, Fuorisede, Allestend, Paolini centro stampa, Bellandi e Petri, Jam Academy e Salamini. Tra gli altri anche le associazioni del territorio che hanno dato il loro contributo con testi, idee, supporto ed entusiasmo: Luna, La Città delle donne, Astrea, Maschile Plurale Lucca, Terziario donna ConfCommercio. Ed Infine le Istituzioni: Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca, Comune di Capannori, Commissione Pari Opportunità Provinciale, del comune di Lucca e del Comune di Capannori. Con un unico obiettivo quello di stimolare un cambio di paradigma nel modo in cui viene affrontata la violenza di genere, spingendo ognuno a interrogarsi sul proprio ruolo e sulla propria responsabilità. Rebecca Graziano