MAURIZIO GUCCIONE
Cronaca

"Fermiamo gli Assi viari". Un volume di denuncia per dire no al progetto

Il libro curato da Gianni Quilici sarà presentato domani alle 16 alla Ubik. E intanto riparte anche la raccolta firme sulla piattaforma Change.org.

"Fermiamo gli Assi viari". Un volume di denuncia per dire no al progetto

"Fermiamo gli Assi viari". Un volume di denuncia per dire no al progetto

Prende la forma di una pubblicazione il percorsointrapreso da chi si sta battendo contro la realizzazione degli Assi viari. Domani alle 16 alla libreria Ubik di via Fillungo sarà presentato il libro “No agli assi viari. Per il futuro della Piana di Lucca, edito da OpzioniEditionsProjects. La pubblicazione sarà presentata da Gianni Quilici che ne è anche il curatore. Si rafforza attraverso questa iniziativa, un percorso che dura da tempo e che si batte per affermare che l’opera infrastrutturale, come ribadito più volte, è inutile e dannosa.

"Sul “No” agli Assi viari – si legge in una nota degli organizzatori – è nato e cresciuto da oltre un anno un grande movimento di opposizione che ha coinvolto migliaia di persone: attraverso assemblee nei paesi, tramite un convegno di alto profilo critico e propositivo, promosso da diverse associazioni sociali e ambientali e una petizione che sta raccogliendo migliaia di firme certificate". Un libro che rientra nello spirito di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica, "rivolto a tutti coloro che hanno la necessità e il desiderio di conoscere e approfondire le due questioni centrali per le quali è stato deciso di realizzarlo". La prima questione obiettata dal fronte del “no agli Assi viari” sta nel "motivare le ragioni per cui il progetto Assi Viari su un territorio fragile, è devastante inutile e costoso , considerando i disastri che i mutamenti climatici stanno producendo anche nella nostra Paese; è un progetto imposto dall’alto – prosegue la nota – sulla testa dei cittadini: prima con la legge obiettivo, ora con il commissariamento dell’opera". La seconda motivazione, consiste "nel presentare un progetto articolato e approfondito di mobilità alternativa che valorizzi il trasporto pubblico, quali tre reti ferroviarie, tramvai di superficie, navette elettriche, congiuntamente all’ampliamento di piste ciclabili".

Il libro, quindi, contiene importanti spunti e interventi – peraltro enunciati con dovizia di particolari dagli esperti – "su questioni fondamentali – prosegue la nota – a partire dalla critica del tracciato, sulle conseguenze nella falda acquifera e sull’inquinamento che nella Piana che è già a livelli altissimi, e quindi sulla salute dei cittadini, su chi deve decidere la loro attuazione, sulla bellezza da salvaguardare come valore ed infine su quali sono le alternative". Una compagine di elementi utili a fornire maggiori riferimenti “plurali” alla cittadinanza. Ma la presentazione e la diffusione del libro, fanno sapere dal Comitato “No assi viari”, aprirà una stagione di iniziative.

"In questo senso saranno presentate e messe in discussione proposte di incontri, di approfondimenti e iniziative di lotta da qui alla prossima primavera da parte dell’avvocato Alessio Stefanini, (Comitato Altrestrade), dal dottor Franco Antonio Salvoni, (Comitato per la difesa dell’area verde dei Laghetti di Lammari), dall’ingegnere Michele Urbano, (Legambiente). A moderare la presentazione del libro, sarà Umberto Franchi dell’ associazione “Senza Confini”.

Una cosa è certa: le firme fino a oggi raccolte ammontano a diverse migliaia e si prosegue senza sosta. Sulla piattaforma https://chng.it/xgdFhh2Ckg è già ripartita ieri la raccolta di adesioni. Inoltre, potrebbe nascere l’esigenza di dare vita a un vero e proprio Movimento la cui presenza avrebbe sicuramente un ruolo di severo osservatore sulle politiche infrastrutturali e non solo per Lucca e Piana. Fungendo verosimilmente da “cuneo” in una fase delicata per Capannori che, a giugno, si recherà alle urne per il rinnovo dell’amministrazione comunale, e incalzando sempre più il Comune capoluogo.