"Fermiamo il taglio dell’erba sugli spalti"

Alla vigilia dell’inizio delle prime fioriture, torna la battaglia per preservare l’habitat lungo le Mura .

"Fermiamo il taglio dell’erba sugli spalti"

"Fermiamo il taglio dell’erba sugli spalti"

È mossa da una particolare sensibilità verso le tematiche ambientali e oggi ha acquisito anche due qualifiche di Manager della biodiversità e di City sustainability manager. Claudia Angelini, di professione ragioniera commercialista a Lucca, interviene sulla questione degli sfalci dell’erba sugli spalti delle Mura e delle aiuole nonostante, sostiene, "non ci sia assolutamente erba da tagliare".

Il suo intervento-appello, parte da considerazioni oggettive: l’emergenza climatica e ambientale e l’alto livello di inquinamento nonostante la città sia di modeste dimensioni. Ma la Piana di Lucca, come sappiamo, concorre in maniera determinante.

"Adesso che iniziano le prime fioriture, è importante che le api svolgano il loro prezioso lavoro; oltretutto lo sfalcio avviene con mezzi che producono un fumo e una puzza incredibile, e allora mi chiedo: le orchidee che crescevano spontanee, avranno lo stesso triste destino e ancora, cosa è stato fatto dei campionamenti di insetti, delle lucciole, delle università che venivano a studiare lo stato di manutenzione gentile degli spalti? Mi sembra di assistere all’anti-contrasto dei cambiamenti climatici". Angelini bolla tutto questo come "anti-prevenzione del buono stato di salute, sapendo che camminare sui prati con l’erba allo stato brado e fiori spontanei, contribuisce non solo al mantenimento di una buona forma fisica ma anche alla salute mentale; così come è provato che camminare su prati tagliati e rasati, deprime". Claudia Angelini, oltre ad aver ottenuto le due qualifiche, proprio per approfondire la tematica, ha attinto informazioni anche da professionisti del settore.

Prosegue l’intervento: "Il Comune di Lucca come si rapporta ai principi Esg (la governance sociale, ambientale e aziendale, ndr) e sul bilancio sociale, cosa riporta in merito? Sarebbe opportuno, sempre per recuperare una condizione ambientale ottimale, ridurre il traffico attraverso l’aumento dei mezzi pubblici e l’incentivo all’uso delle biciclette, altrimenti a che cosa servono le piste ciclabili se poi pedalando si respira aria di pessima qualità?". Claudia Angelini, segnala inoltre che le biciclette elettriche "sono abbandonate ovunque, anziché in uso", arrivando a chiedere "se non si tratti di greenwashing".

Invita, poi, a vigilare sul rispetto della velocità "specie nelle “Zone 30” che potrebbero essere aumentate, consentendo l’uso delle bici senza la necessità di fare piste ciclabili" e si appella anche alla "formazione alla cittadinanza". Se la prende anche con "le ingiunzioni per manutenzione di campi privati per specie infestanti: saranno invece proprio quelle a essere utili per il buono stato di salute dell’ambiente e di chi lo vive, visto che nelle comunicazioni ricevute dai cittadini, le specie incriminate non vengono elencate". Citando la puntata di una trasmissione di Alberto Angela dedicata a Lucca, Angelini invita il Comune di Lucca a contattare proprio il noto divulgatore televisivo "affinché la prossima puntata di un suo programma possa essere girata a Lucca per far vedere come verrà gestito il verde, ossia in linea con le esigenze della natura". Conclude la cittadina: "Dopo il conseguimento delle due qualifiche e quindi con cognizione di causa, mi metto a disposizione per instaurare un dialogo più strutturato nell’interesse dell’ambiente e dei cittadini".

Maurizio Guccione