LAURA SARTINI
Cronaca

“Ferri Lectures“. Fabio Pammolli è protagonista

Venerdì nella Cappella Guinigi l’incontro aperto con il primo direttore della Scuola Alti Studi Imt.

Venerdì nella Cappella Guinigi l’incontro aperto con il primo direttore della Scuola Alti Studi Imt.

Venerdì nella Cappella Guinigi l’incontro aperto con il primo direttore della Scuola Alti Studi Imt.

Sarà Fabio Pammolli il protagonista delle Silvio Ferri Lectures 2025 che si terranno venerdì nella Cappella Guinigi del Complesso Monumentale di San Francesco, alle 17.30, con ingresso libero e gratuito. Pammolli (nella foto), che a Lucca è stato fra i fondatori e primo direttore della Scuola IMT, ricopre attualmente numerosi ruoli di grande prestigio, fra i quali Professor of Economics and Finance al Politecnico di Milano, Chair of the InvestEU Investment Committee presso la Commissione Europea e presidente dell’Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale per l’Industria, AI4I.

Con Pammolli le Lectures realizzano l’intento fondativo di esplorare sguardi innovativi e trasversali anche in territori differenti dall’archeologia, protagonista nel 2023 e nel 2024 con Salvatore Settis, Ambra Carta e Christian Greco. Vedremo con Pammolli quello sguardo innovativo e trasversale applicarsi a un tema di grande attualità, come testimonia il titolo dell’incontro: “Macchine, Limiti, Rappresentazioni. Appunti sulle Intelligenze Artificiali”. Opportunità, scoperte, rischi di uno strumento (anche se in molti non definiscono in tal senso l’AI) che inevitabilmente condiziona e condizionerà la vita di tutti, dalle società, alle comunità agli individui.

L’evento, introdotto dalla professoressa Maria Luisa Catoni, vede proseguire la collaborazione tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Prof.ssa Catoni stessa (Scuola IMT Alti Studi Lucca) con gli importanti patrocini della Scuola IMT Alti Studi Lucca, la Scuola Normale Superiore e l’Università di Pisa, la Provincia e il Comune di Lucca, l’Accademia di Scienze, Lettere e Arti e infine il Comune di Borgo a Mozzano, di cui Ferri era originario.

L’incontro sarà anche l’occasione per presentare la pubblicazione dedicata alla precedente edizione, “Il Museo e le sfide del futuro: ricerca, inclusione e transizione digitale”, testo di Christian Greco, curata dalla professoressa Catoni col coordinamento redazionale di Alessandro Poggio, edita da Maria Pacini Fazzi Editore, partner editoriale dell’iniziativa. Questo nuovo appuntamento resta in una linea di studi e di approfondimenti che rispecchiano l’approccio poliedrico e originale di Silvio Ferri e ne celebrano lo sguardo innovativo e trasversale. La brillante carriera di Ferri si mosse tra ricerca e insegnamento. Protagonista della grande missione archeologica italiana a Cirene tra il 1920 ed il 1925, fu ispettore alla Soprintendenza agli Scavi di Reggio Calabria dal 1927 al 1931. Dopo essere stato insegnante di lettere latine e greche nei Licei, ottenne la cattedra di Archeologia all’Università di Palermo a partire dal 1940 e successivamente divenne Professore di Archeologia e Storia dell’Arte Classica presso l’Università di Pisa dal 1946 fino al 1966. Diventò Accademico dei Lincei nel 1962 e fu presidente dell’Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti dal 1958 al 1978.

Uno studioso acuto e straordinariamente innovativo che si distinse anche per etica civile e coraggio: se ne ricorda volentieri il ruolo fondamentale che svolse in piena guerra mondiale, nel 1943, a favore della popolazione della Valle del Serchio. Grazie alla conoscenza della lingua tedesca evitò rappresaglie nei confronti delle donne e dei bambini di Valdottavo e, di fatto, riuscì a mediare per salvare Partigliano dalla furia dei nazisti.