FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Forza Italia difende Di Vito: "Deve restare, è un valore aggiunto"

Il partito replica al centrosinistra che aveva chiesto il ritiro della "delega" al consigliere comunale

Alessandro Di Vito, medico e consigliere delegato alla sanità

Alessandro Di Vito, medico e consigliere delegato alla sanità

"Sono inaccettabili le esternazioni di tutti i gruppi di minoranza riguardo alla richiesta di ritiro della "delega" al consigliere comunale Alessandro Di Vito": ecco la risposta di Forza Italia alla richiesta avanzata dalle opposizioni di ritirare la delega sulla sanità che il capogruppo azzurro ha ricevuto dalla mani del sindaco dall’inizio del mandato.

"Il nostro capogruppo di Lucca – si legge nella nota di Forza Italia – oltre ad essere un ottimo medico di Pronto Soccorso con esperienza ultra trentennale, è estremamente competente nel settore sanitario. Di Vito conosce leggi e organizzazione dei reparti ospedalieri ed è stato scelto dal sindaco Mario Pardini in quanto rappresenta un importante valore aggiunto per tutta la nostra comunità.

Precisiamo innanzitutto che la sanità non è delegabile da parte di un sindaco. Il primo cittadino può solo formulare, all’interno della conferenza dei sindaci, atti di indirizzo ma non può intervenite direttamente sull’azienda sanitaria stessa. Per questo tipo di attività, ha necessità di un tecnico preparato come il consigliere Di Vito".

Secondo Forza Italia, il centrosinistra a Lucca si dimentica che, nei dieci anni al governo della città, ha sottovalutato le crescenti criticità del servizio sanitario lucchese e del suo depotenziamento, preferendo mantenere lo "status quo", forse per evitare contrasti con la regione Toscana, da sempre a guida Pd. "Ricordiamo poi che, per l’esercizio dell’incarico a supporto di Mario Pardini – prosegue la nota – il consigliere Di Vito non percepisce alcun compenso e non si configurano quindi oneri ulteriori per il Comune.

"Il consigliere incaricato non ha poteri decisionali di alcun tipo, o poteri diversi e ulteriori rispetto a quelli degli altri consiglieri comunali su dirigenti, funzionari e responsabili degli uffici comunali, il consigliere deve sempre riferire al sindaco in merito all’attività svolta. La sua attività, mirata allo svolgimento di attività di studio e di formulazione di proposte per coadiuvare il sindaco nell’ambito della sanità, non può generare alcun conflitto di interessi. Il centrosinistra, a parole, auspica un dibattito sereno, ma dimostra in tutte le occasioni, di voler solo irrigidire il clima".

Fabrizio Vincenti