Dopo la frana è impossibile andare a scuola

Sei bambini bloccati dalla chiusura della Sp13 e molti adulti hanno difficoltà a raggiungere i posti di lavoro. Ristoratori preoccupati

Un momento del sopralluogo di sabato mattina sul luogo della frana (foto Borghesi)

Un momento del sopralluogo di sabato mattina sul luogo della frana (foto Borghesi)

Careggine (Lucca), 3 febbraio 2020 - Una domenica di ispezioni e verifiche serrate nell’area del territorio del comune di Careggine, sulla Sp13 in prossimità di Isola Santa, dove, nella notte tra venerdì e sabato scorso, si è abbattuta una frana di incredibili dimensioni che ha cancellato in un attimo circa 20 metri della strada sottostante. Una situazione resa molto più complessa dalla presenza di una seconda criticità viaria, causata da una caduta massi che giovedì della scorsa settimana, la sera prima dell’evento franoso sulla Valdarni, ha interessato la strada comunale per Capanne di Careggine, tanto importante e pericolosa da obbligare il sindaco Lucia Rossi a emettere un ordinanza di chiusura al transito.  

Proprio su questo tratto, per tutta la giornata di ieri e a oltranza, si sta intervenendo in modalità di somma urgenza e con la massima operatività possibile per cercare di mitigare i problemi dovuti all’isolamento di due frazioni: Isola Santa e Capanne. "Abbiamo impresso una forte accelerazione agli operai della ditta alla quale sono stati affidati i lavori di ripristino sulla nostra strada comunale - spiega Lucia Rossi, a margine di una riunione che ha visto riunite al centro intercomunale dell’Unione dei Comuni della Garfagnana tutte le forze messe in campo per l’organizzazione della fase di messa in sicurezza delle due aree colpite - , certamente al netto del maltempo e della necessaria tutela di chi operi in condizioni di forte criticità. Alla luce della seconda catastrofica frana che si è abbattuta sulla Valdarni, ho emesso una seconda ordinanza, dopo la prima per la chiusura completa del tratto comunale alla circolazione, che consenta il passaggio ai soli mezzi di soccorso. Questo per ovviare, quantomeno, alle necessità di eventuali emergenze".  

La frana, causata da un guasto, ancora in fase di individuazione, a una paratoia della condotta Enel che conduce l’acqua a valle, ha letteralmente riversato un fiume sulla via sottostante, evitando per miracolo le auto che poco dopo la mezzanotte si trovavano a transitare. Fenomeno franoso che, però, ha decretato l’isolamento delle popolazioni a monte, che potrebbero spostarsi solo dal lato Versilia. "Fortunatamente nessun mezzo in transito è stato coinvolto nel disastro - spiega ancora il sindaco di Careggine - , ma la situazione non è certo rosea. Ci sono circa 60 abitanti in difficoltà, impossibilitati a raggiungere il posto di lavoro in tempi utili e diversi bambini che non potranno recarsi a scuola, almeno 6. Molto complicata anche la situazione dei ristoranti che nel periodo invernale possono contare soprattutto su clienti provenienti dalla Garfagnana. Fare presto e bene è l’input di queste giornate per potere tornare a un minimo di normalità".  

Tempi molto più lunghi in prospettiva, invece, per il ripristino della circolazione dopo il grave danneggiamento della Sp13, che ancora nella giornata di ieri è stata soggetta a controlli congiunti e sopralluoghi tecnici. Qui le opere, comunque, dovrebbero partire a breve e sempre in somma urgenza, grazie al pronto interessamento della Provincia di Lucca e della Regione Toscana.  

Fiorella Corti

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