
Frantoio Sociale del Compitese, Investimento di 500mila euro per l'innovazione
Nuovi macchinari per un investimento di oltre 500mila euro. Ieri inaugurazione delle apparecchiature, all’avanguardia per l’innovazione tecnologica, del Frantoio Sociale del Compitese. Una realtà storica che si rinnova, pur mantenendo il ruolo di faro, di bussola per la produzione olearia della Piana. Oltre ai soci, vi sono 900 piccoli produttori: dagli imprenditori agricoli con poche piante, agli hobbisti. Denominatore comune la passione, poiché è il valore emozionale a prevalere, l’orgoglio di portare in tavola un prodotto sano, proprio, costato sudore e sacrificio. La struttura di via di Tiglio è un servizio mutualistico, non può fare, per legge, business. Ma sta spopolando, anche negli Stati Uniti, dove sta crescendo l’attenzione per i prodotti di qualità, per il buon cibo e l’olio ovviamente, ma anche il vino.
"Abbiamo molti nemici - commenta ironicamente il presidente Angelo Giusti - dagli insetti ai cinghiali, dal meteo alla burocrazia. Scherzi a parte, dobbiamo superare tutti questi problemi, ma produciamo qualità. Portiamo a New York una media di 70 quintali di prodotto ogni anno, perché ci siamo fatti conoscere e adesso diversi ristoranti che si ispirano alla cucina toscana ci hanno eletto a loro fornitori. Questi macchinari costituiscono la prova della volontà di proseguire la nostra mission". La Cooperativa Frantoio Sociale conta oltre mille soci, appassionati della coltura dell’olivo, che coprono praticamente tutta l’area olivicola della Lucchesia, rappresentata dall’arco collinare situato a sud-ovest di Lucca (da Montuolo a S.Maria del Giudice fino a tutto il Compitese) e quello a nord-est e coincidente con le aree viticole DOC (dal Morianese fino a Montecarlo) fino a spingersi al limite estremo della coltivazione dell’olivo nella Media Valle del Serchio a ridosso della Garfagnana.
Massimo Stefanini