REDAZIONE LUCCA

Funerali in forma privata. I familiari della neonata si chiudono nel dolore

Una cerimonia riservata nei prossimi giorni. La madre è l’unica indagata. Intanto la Procura nomina un tossicologo per chiarire le cause del decesso.

Proseguono gli accertamenti della Procura sulla morte della neonata trovata priova di vita venerdì scorso nel suo lettino all’Arancio; la Polizia (foto archivio) ha acquisito al San Luca anche le cartelle cliniche relative al ricovero e al parto

Proseguono gli accertamenti della Procura sulla morte della neonata trovata priova di vita venerdì scorso nel suo lettino all’Arancio; la Polizia (foto archivio) ha acquisito al San Luca anche le cartelle cliniche relative al ricovero e al parto

Saranno celebrati in forma strettamente privata i funerali della neonata trovata morta venerdì scorso dalla madre nel suo lettino in viale Castracani all’Arancio. Dopo l’autopsia eseguita martedì scorso a Pisa e in nullaosta rilasciato dalla magistratura, ieri la salma è tornata a Lucca in attesa delle esequie. La famiglia ha chiesto però di rispettare il dolore e la privacy e dunque intende celebrare nei prossimi giorni la cerimonia funebre in forma strettamente privata.

Intanto va avanti la delicata inchiesta della Procura diretta dal sostituto procuratore Vito Bertoni, che vede la madre Eva Casciaro, 21 anni di Monsummano Terme, indagata per omicidio colposo. I riscontri effettuati dai consulenti del pm, il medico legale professor Marco Di Paolo e il neonatologo Vincenzo Nardini, hanno escluso cause esterne traumatiche e soffocamento, lasciando aperte altre ipotesi. Il magistrato nominerà a breve un tossicologo per effettuare i necessari esami sul sangue della neonata e della madre.

Si cerca di capire, in particolare, se la morte della piccola sia da mettere in relazione con qualche sostanza assunta dalla madre e trasmessale poi fatalmente durante l’allattamento. La neonata, di appena un mese, venerdì poco dopo le 8 del mattino era stata portata d’urgenza al San Luca, ma era arrivata in ospedale ormai priva di vita. Sia la madre che il padre, un impiegato 31enne lucchese, si erano sottoposti volontariamente a test tossicologici, com’è prassi in questi drammatici casi. L’esito di questi test non è ancora noto.

La Polizia, su disposizione del pm Bertoni, ha anche acquisito al San Luca copia delle cartelle cliniche della madre e della neonata, dal loro ricovero fino alla nascita, avvenuta il 2 gennaio scorso, e alle dimissioni. Materiale che servirà a chiarire ancora meglio il quadro e ad escludere ad esempio corresponsabilità mediche.

La giovane mamma, che è allo stato l’unica persona indagata, ha nominato come difensori gli avvocati Gabriele Paloscia e Giuseppina Vitiello del Foro di Prato. Da parte sua il papà della piccola, insieme ai nonni paterni, ha incaricato l’avvocato Francesco Guastapaglia di tutelarlo come parte offesa in questa triste vicenda.

Paolo Pacini