Gaia spa replica al commento del nostro caposervizio, Francesco Meucci, nell’edizione di domenica. “Sono per noi inaccettabili le affermazioni denigratorie – scrive la società – sulla gestione pubblica del servizio idrico da parte di Gaia, e per il loro contenuto diffamatorio ritenuto offensivo per gli organi di amministrazione e controllo, per gli oltre 570 dipendenti, per i 39 comuni soci e tutto il territorio gestito, che comprende 430mila abitanti“.
Secondo Gaia “le argomentazioni addotte, oltre che fondate su pregiudizi senza basi solide, risultano anche contraddittorie: da un lato, quando torna utile, la gestione pubblica di Gaia viene etichettata come ‘carrozzone’; dall’altro, la gestione pubblica viene invocata come soluzione auspicabile, quasi fosse un deus ex machina da far calare dall’alto, ignorando che essa è già la forma di gestione dell’azienda verso la quale Geal deve confluire, una volta scaduti i termini per gli affidamenti del servizio idrico, stabiliti dal Decreto legislativo 152/2000“.
Secondo l’azienda, dunque, “la solidità di Gaia è documentata dai bilanci certificati dagli organi di controllo e i suoi criteri di gestione e qualità sono valutati e monitorati dalle Autorità di regolazione. Gaia in questi anni ha lavorato bene, assicurando investimenti sul proprio territorio (tab bilancio ultimi 3 anni investi 122 milioni, 131 euro di investimenti pro capite nel 2023, una cifra importante, quando il valore medio nazionale è pari a 60 euro per abitante) e pianificando con attenzione e ascolto delle realtà locali gli investimenti futuri (300 milioni di euro di investimenti attendono la Società fino al 2034). Gaia ha ottenuto importanti fondi Pnrr e ricordiamo che il progetto Wadis, con l’obiettivo di dimezzamento delle perdite idriche sul territorio attraverso attività di digitalizzazione e distrettualizzazione delle reti, si è aggiudicato 25 milioni di euro dal Ministero, posizionandosi al terzo posto a livello nazionale in graduatoria. Appare evidente come non sarà la gestione del Comune di Lucca a modificare la capacità di investimento e crescita dell’azienda, che già cammina speditamente per conto suo su tutti i livelli di gestione. Arriviamo al punto che per noi conta di più: Gaia in questi anni ha guardato al sociale, e continuerà a farlo, accantonando fondi dai propri bilanci per supportare le utenze più deboli. Dal 2011 al 2023 Gaia ha restituito agli utenti 18 milioni di euro, sotto forma di aiuti per le famiglie in stato di bisogno, organizzati nel Fondo Utenze Disagiate, e come somme stanziate nel Fondo Nuovi Investimenti, atto a finanziare futuri interventi senza gravare in toto sulla tariffa, a vantaggio di tutti i cittadini. Per queste ragioni affermiamo che Gaia è un’azienda solida, in grado di rispettare gli standard tecnici e di qualità contrattuale fissati dall’autorità indipendente (Arera), capace di affermarsi con progetti innovativi nel panorama nazionale. E’ solida come l’attuale gestione del Comune di Lucca, alla quale guarda con forte senso di responsabilità e assoluta serietà, nel caso di aggregazione, così come stabilito dalla legge. Gaia è pronta anche a raccogliere sfide significative e di enorme valore sociale, come la costituzione di un polo di servizio pubblico toscano, che abbia a cuore non solo gli investimenti necessari al territorio, ma anche la sostenibilità delle tariffe, a vantaggio di tutti gli utenti a partire da quelli più fragili“.