Gazzelle superstar. Altri 11mila in piazza per chiudere in bellezza un cartellone stellare

Ennesimo sold out anche per l’ultimo appuntamento in programma. Raggiunti numeri da guinness con circa 240mila presenze totali. dopo aver toccato quota 200mila biglietti staccati in prevendita .

Gazzelle superstar. Altri 11mila in piazza per chiudere in bellezza un cartellone stellare

Ennesimo sold out anche per l’ultimo appuntamento in programma. Raggiunti numeri da guinness con circa 240mila presenze totali. dopo aver toccato quota 200mila biglietti staccati in prevendita .

L’ultimo rito collettivo è andato in scena ieri sera, in piazza Napolone, con la partecipazione di oltre 11mila persone. Il Summer Festival 2024 va in archivio con il concerto di Gazzelle, che ha richiamato in città una marea di giovani da tutta la Toscana e non solo e che con le sue cifre ha portato il totale delle presenze di questa edizione alla quota di circa 240mila, il record assoluto della manifestazione, dopo che era stato battuto anche quello delle prevendite, che ha raggiunto il numero di 200mila. Ma di bilanci e anticipazioni se ne parlerà da oggi in poi. Tornando invece a ieri sera va sottolineato il clamoroso successo del cantautore romano, che si conferma uno degli artisti più amati dal pubblico italiano.

In piazza, tutti in piedi, tutti vicini uno all’altro, incuranti di caldo e sudore, fan adolescenti, teenager e tra venti e quarant’anni, con decisa prevalenza femminile, che spiccava anche nei cori, generalizzati, più o meno per tutte le canzoni proposte. Testi che parlano d’amore, solitudine, depressione e del senso di inadeguatezza sofferto da tanti giovani negli ultimi anni. Le loro aspirazioni e speranze sono in qualche modo rappresentate anche da una canzone ed ecco che Gazzelle è diventato un punto di riferimento, uno di loro. E il successo è stato inevitabile, anche se cresciuto sottotraccia, senza troppo clamore, riflettendo la personalità dell’artista romano.

Se si pensa che il concerto sia dominato dalla melodia, va detto invece che non è così. Il via è rock: "Meltinpot“ e “Fottuta canzone“ sono un biglietto da visita eloquente. Poi c’è spazio per tutte le hit, comprese le ballate più introverse, ma la scaletta è equilibrata e ben studiata. Il suono è appunto rock quando serve, c’è il momento acustico per solo piano e voce (“Greta“, “Sayonara“ e “Scintille“ in medley) e il resto è una base ottimale ed efficace per i testi più intimi.

Altri titoli di una lunga lista: “Tutto qui“, “Mezzo secondo“, “Idem“, “Vita paranoia“. E poi ancora “Quella te“, “Non sei tu“, “Destri“ e “Tutta la vita“, per rimandare tutti a casa stanchi, ma felici. Come sempre.

Paolo Ceragioli