FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Geal, il futuro appare incerto. La proroga delle concessioni idriche mette Pierucci contro Menesini

La spaccatura del Pd in Regione sull’ipotesi di rinvio a dicembre 2027 fa emergere schieramenti inaspettati. Il presidente della Provincia: "Tutto parte dai Comuni soci di Gaia e qui una riflessione va fatta...".

Marcello Pierucci, presidente Provincia

Marcello Pierucci, presidente Provincia

Di tutto, di più, con un futuro, quello di Geal, che ora appare di nuovo incerto. Il clamoroso stop arrivato dal consiglio regionale sulla proposta di legge della Lega (ma votata, Pd in testa, all’unanimità in commissione) per prorogare al 2027 le scadenze idriche, tra cui quella di Geal (che termina il 31 dicembre prossimo) ha rimescolato le carte. Ma anche fornito la prova tangibile della pesante spaccatura in seno al Pd anche e soprattutto sul territorio provinciale.

Le avvisaglie si erano registrate nei giorni scorsi, con una profluvio di dichiarazioni, da parte delle componenti più movimentiste della sinistra così come dei sindacati, una volta arrivato il via libera bipartisan della commissione. Le carte, a quel punto, si sono rimescolate, con alleanze inedite (basti pensare che i comuni di Lucca e Capannori, per motivi in parte diversi, vedevano di buon occhio la proroga al 2027), e divisioni altrettanto clamorose (Il Pd di Lucca freddo, per non dire contrario alla proroga, quello di Capannori, favorevole). Per non parlare delle posizioni personali degli esponenti politici.

Se nel centrodestra l’unità sulla proroga ha tenuto, nel centrosinistra è andata a dir poco in frantumi e a Firenze hanno avuta chiara la percezione che il voto favorevole sarebbe stato mal digerito da una parte del partito e degli ambienti da sempre legati al Pd. I due consiglieri regionali Mercanti e Puppa, tanto per tornare alla Lucchesia, erano su barricate, opposte: favorevole la prima, contrario il secondo. Sull’acqua si sono spaccati anche due esponenti Pd che sono andati a braccetto sino ai giorni scorsi: Luca Menesini, favorevole, e il suo successore in Provincia Marcello Pierucci che, nelle vesti di sindaco di Camaiore, ha firmato l’appello con una decina di primi cittadini che ricevono il servizio idrico da Gaia Spa, proprio l’azienda destinata, senza nuovi colpi di scena, ad assorbire Geal, realtà appetibile e certamente sana.

Pierucci è andato a fare compagnia a una serie di sindaci, praticamente tutti di centrosinistra o quasi, che da Carrara a Piazza al Serchio, pur non rappresentando la maggioranza delle quote societarie di Gaia, hanno risposto all’appello lanciato dal sindaco di San Romano in Garfagnana Raffaella Mariani vero centro motore dell’operazione che ha trovato comunque sostenitori anche nel capoluogo. Il documento, che chiede chiarezza e una riflessione (più probabilmente il naufragio della proroga) è stato la pietra tombale sulle possibilità di arrivare martedì scorso a un voto favorevole: troppi esponenti del Pd si sono messi di traverso. E l’inversione a “U“ in autostrada del principale partito del centrosinistra è stata servita sotto la foglia di fico del rinvio del voto.

"Non abbiamo mai avuto in confronto su questo tema della proroga – spiega Pierucci – e dopo la levata di scudi dei sindacati che hanno ritenuto la soluzione logica, come comuni abbiamo ritenuto necessario chiedere una pausa di riflessione".

"Una frattura nel Pd? La questione non l’ho seguita più di tanto, ho solo aderito all’appello che arrivava dai Comuni della Garfagnana coordinato da Raffaella Mariani di cui condivido le ragioni. Non è un caso che si sia Comuni che sono soci di Gaia e credo che una riflessione vada fatta. Poi, magari, ci possono essere anche le condizioni per la proroga, non ho intenzione di stracciarmi le vesti per essa, ma vogliamo capire le motivazioni. Le firme sono solo di sindaci di centrosinistra? Il documento è nato in poche ore, è stato quasi improvvisato, e penso si sia cercato di contattare i sindaci più vicini. Cosa succederà ora? Non lo so".

Fabrizio Vincenti