FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Geal, l’amarezza della Lega ”Ma la battaglia non si ferma“

Il consigliere regionale Baldini e gli esponenti lucchesi rilanciano l’impegno per l’acqua lucchese

Gli esponenti della Lega che ieri sono tornati parlare della bocciatura della proposta di legge per prorogare il servizio di Geal

Gli esponenti della Lega che ieri sono tornati parlare della bocciatura della proposta di legge per prorogare il servizio di Geal

"Il Pd ha ancora una volta tradito Lucca, ma non ci arrendiamo": dalla Lega arriva un messaggio perentorio sulla vicenda del voto contrario (ma favorevole in commissione) del Pd regionale che ha bocciato la proposta di proroga della concessione idrica di Geal. Il punto è stato fatto ieri nella sede lucchese della Lega dal consigliere regionale Massimiliano Baldini (primo firmatario della proposta di legge), del segretario provinciale Riccardo Cavirani, da quello comunale Salvadore Bartolomei, insieme ai consiglieri comunali Massimo Fagnani e Armando Pasquinelli e all’assessore Giovanni Minniti. In sala, anche il presidente di Geal Paolo Buchignani. Tanta l’amarezza per l’epilogo del voto che avrebbe messo in sicurezza l’azienda lucchese per altri due anni in attesa di un riordino degli ambiti idrici.

"Quello che è successo – spiega Bartolomei – è qualcosa di più unico che raro con un voto all’unanimità in commissione poi ribaltato dal Pd in aula e che testimonia quanto sull’acqua si giochi una partita molto importante. Abbiamo fatto il possibile e che la nostra proposta avesse fondamento lo conferma il fatto che abbia trovato alleati in una parte del Pd, penso ai sindaci o ex Menesini, Del Chiaro, Fornaciari e al consigliere Mercanti. Avevamo gettato le basi per avere il riordino degli ambiti. Poi è arrivato il contrordine compagni, il tanto peggio tanto meglio del Pd di Lucca che ha evidentemente ragionato che è meglio arrivare alle prossime elezioni con problemi per la città: da qui le pressioni sul Pd toscano senza pensare minimamente al bene del nostro territorio. E il Pd toscano, sobillato dalle pressioni, ha tradito ancora una volta Lucca".

In casa Lega, però, non ci si intende fermare: quella dell’acqua continua a essere ritenuta una partita vitale, come conferma il consigliere regionale Baldini. "Prima o poi il Pd dovrà spiegare cosa è successo – ricorda – quello che è certo è che la legge non era anticostituzionale, quanto a riportar la legge in commissione, siamo certi che non l’avremmo più rivista in aula sino alla fine della consiliatura, è sempre andata così. E poi una proposta approvata all’unanimità non può tornare in commissione, senza considerare che l’audizione di oltre 35 sindaci sarebbe finita dopo le elezioni. E’ stato solo un escamotage del Pd che come al solito ha messo in piedi la sua macchina fatta di comunicati e prese di posizione, è mancata giusto quella dell’Anpi".

Ma Baldini va oltre e chiama in causa la multiutility e il Pd regionale. "In area fiorentina è noto pensano alla multiutility – aggiunge – e si è fatto il gioco loro, gli esponenti locali del Pd non si sono resi conto che l’acqua per Lucca è un bene naturale e culturale che andava difeso, Menesini e gli altri sindaci della Piana avevano capito benissimo che la proroga serviva per mettere tutto il territorio a un tavolo. Ora, vediamo come va a finire il ricorso del Comune, presenteremo in Regione la nostra proposta per modificare gli ambiti e ci stiamo attivando con i parlamentari per vedere cosa si può fare a Roma. Quanto a Gaia, Lucca Holding mi pare abbia annunciato di voler vedere per bene i suoi bilanci, parliamo delle tasche dei contribuenti".

"Grazie alla lungimiranza del sindaco Lazzarini – conclude Pasquinelli – Lucca aveva una azienda modello, con le tariffe più basse della Toscana: bene che ora i lucchesi sappiano che le tariffe cresceranno del doppio e c’è un nome a tutto questo: si chiama Pd. Se qualcuno per ragioni anche elettorali la pensava diversamente, la sostanza non cambia, come non cambia la posizione negativa del sindaco di Viareggio e anche tra alcune forze alleate la posizione non è stata netta come per la Lega. Qualcuno si illude di vedere Gaia come gestore unico, ma la sua concessione scadrà tra qualche anno e nel frattempo sarà nata la multiutility fiorentina con capitali anche privati. E’ quello lo scenario finale?".

Fabrizio Vincenti