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Geal salva e l’asse inedito. Baldini-Mercanti

di Francesco Meucci Difficile dire come andrà a finire, perché far sputare soldi ai privati è sempre abbastanza difficile, soprattutto in...

di Francesco Meucci

Difficile dire come andrà a finire, perché far sputare soldi ai privati è sempre abbastanza difficile, soprattutto in un contesto come questo dove – comunque – Geal resta un’azienda a forte rischio per le sue ridotte dimensioni. Senz’altro, però, il salvataggio di Geal proietta un fascio di luce del tutto particolare sulla inedita coppia Baldini-Mercanti. Il primo è di fatto il vero artefice del salvataggio dell’azienda dell’acqua dei lucchesi, la seconda è stata invece la pontiera che ha tessuto la trama politica sulla quale si è trovato l’accordo con il centrosinistra. In ballo c’erano soprattutto gli interessi dell’area fiorentina nella questione dell’acqua pubblica. E di norma si tratta di appetiti non di facile gestione.

Invece, Mercanti è riuscita a portare tutto il Pd con sé e a far votare dal consiglio regionale una proposta di legge a firma della minoranza, seppure con i dovuti emendamenti. Non una cosa da tutti i giorni. Ed è una stella di merito sul bavero che Baldini può sfoggiare a fianco di quella che si era già conquistato con la storia del centro di accoglienza per migranti ad Antraccoli: fu il primo politico – e a lungo anche l’unico – a battersi contro il progetto della Misericordia (per fortuna poi abbandonato). Due risultati che renderanno la campagna elettorale di Baldini per le prossime regionali una campagna ”all’incasso“, se non proprio una passeggata.

La legge Baldini-Mercanti, poi, sposta l’asse temporale di Geal al 2027. E anche questo è un dettaglio di non poco conto. Saranno due anni di intense campagna elettorale: prima le regionali di quest’anno poi, appunto, le amministrative a Lucca del 2027, passando per il voto a Viareggio nel 2026. Consultazioni per le quali – soprattuto nel centrosinistra – le manovre sono iniziate da un po’. E qui sarà Mercanti a poter incassare a tempo debito il salvataggio dell’azienda lucchese. E crediamo di non sbagliare a pensare che sarà un credito che le farà molto comodo in un momento in cui a Lucca si cercherà un volto auteorevole e in grado di rappresentare il candidato da oppore a Pardini. Presto per dirlo? Chissà, ma avendone vista passare di acqua sotto i ponti, tutto ci porta a credere che sia uno scenario parecchio reale.