Un bel volume, opera molto curata dal punto di vista dei contenuti, della grafica e della stampa, con una lussuosa copertina rigida rivestita in pregiata tela, con stampa dorata, sovracoperta fotografica e cofanetto rigido. Un libro che svela un Giacomo Puccini inedito, nella veste di poeta, edito da Publied e realizzato a cura di Virgilio Bernardoni, Gabriella Biagi Ravenni, Fiammetta Papi, Manuel Rossi, con prefazione di Massimo Marsili.
La presentazione del libro arriva a Lucca martedì prossimo, 8 ottobre alle ore 17,30 nella sala Vincenzo da Massa Carrara del compresso San Micheletto. All’orizzonte altri appuntamenti: a Milano, Monza, Bruxelles e Malta.
Il volume presenta ben 236 testi poetici di Giacomo Puccini, ovvero tutti quelli che sono noti finora. Poesie trascritte dagli autografi conservati nell’Archivio Puccini di Torre del Lago (27 rime sparse più le 26 della sezione “Raccolte”), nel Museo teatrale alla Scala di Milano (23 testi), nel Fondo Bonturi-Razzi della Biblioteca statale di Lucca (22), nel Museo di Casa Puccini a Lucca (16), nel Museo Puccini di Celle dei Puccini (12) e nella Biblioteca Comunale Passerini-Landi di Piacenza (6). Altri manoscritti sono stati reperiti sul mercato antiquario (33) e in varie collezioni private. In mancanza degli originali i testi sono trascritti dalle pubblicazioni a stampa.
La presentazione sarà moderata dalla giornalista Silvia Toniolo, con saluti istituzionali del sindaco di Lucca e presidente della Fondazione Giacomo Puccini di Lucca, Mario Pardini; del presidente della "Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini" Giovanni Godi; del sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro; del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini; del presidente della Fondazione Banca del Monte, Andrea Palestini. La presentazione vera e propria avrà per protagonisti la professoressa Daniela Marcheschi di Universitade Aberta-CEG Lisbona e i curatori del volume.
"Il rapporto tra Giacomo Puccini e la parola – evidenzia Massimo Marsili nell’introduzione – è intenso. “Scrivere musica per il teatro”, per citare l’imperativo creativo del Maestro, significa intrecciare la devozione che si deve a Euterpe con la venerazione di Calliope, Melpomene e di Polimnia e con la riverenza verso la ridente maschera di Talia. La combinazione tra musica, canto e poesia si manifesta nella ricercata corrispondenza tra la sillabazione e il ritmo contenuto nella frase con la composizione musicale e, ovviamente, viceversa. Da questo ordito scaturisce la poesia dagli aedi “omerici” ai trovatori medievali".
P. Man.