
Giannino, pochi gli esuberi reali Una sistemazione per i 40 in bilico
Tecnicamente possono essere definiti esuberi, ma sono gli stessi dei mesi scorsi. Semmai adesso sono partite le trattative reali per adottare formule che faranno apparire la manovra certamente non indolore, ma con minore impatto possibile. Stiamo parlando dei 40 esuberi al magazzino di Altopascio della storica azienda Giannino distribuzione, fatturato tra i 45 e i 50 milioni di euro, leader in Italia nel settore ingrosso abbigliamento e tessile, (con filiali anche a Firenze, Perugia e Parma), con 156 addetti complessivi, di cui 119 nella cittadina del Tau. Già non sarebbero più 40 gli esuberi ma diversi meno grazie all’attività dei sindacati che giovedì 8 giugno avranno un secondo incontro con l’azienda, fresca di passaggio di proprietà. Da aprile il 51% appartiene all’impresa Prati di Forlì, quello che rappresentava per l’Italia centrale il principale ex concorrente per Giannino, dopo che i titolari precedenti avevano anche provato a regalare l’attività ai dipendenti stessi i quali, dopo aver valutato la proposta in un percorso di due anni, hanno rinunciato giudicando eccessivi i possibili rischi.
Adesso ci sarà questa scrematura ma molti di questi dipendenti "scivoleranno" verso la pensione, all’incirca il 50% dei 40 annunciati.
Inoltre si apprende che per gli altri verrà trovata una sistemazione adeguata. Ad esempio agendo sul possibile cambio di mansione. Si potrebbero recuperare alcuni addetti facendogli fare altro, mentre per gli autisti la ditta si farebbe carico di sostenerli, magari aiutandoli ad acquisire la licenza di "padroncino". Questa una prima ipotesi. Allo studio anche possibili altre alternative. Giusta la preoccupazione, ma alla fine l’auspicio è quello di individuare soluzioni che risolvano per tutti la questione occupazionale.
Sinora quest’ultima ha resistito malgrado il fatturato sia sia dimezzato a partire dagli anni pandemici, come accaduto per altre realtà del settore. Ad Altopascio il magazzino situato in via delle Cerbaie, a breve distanza dal casello autostradale, nella zona industriale, ha volumi consistenti, circa 22 mila metri quadrati. Nel passaggio di proprietà era previsto il comodato gratuito per i primi anni. A Pescia, dove l’impresa venne fondata nel 1902, l’attività prosegue invece per conto suo. Gestita dagli stessi dipendenti.
Massimo Stefanini