Tre ricorrenze da annali riunite in un’unica celebrazione storica. Nell’anno del centenario della morte di Giacomo Puccini, il compositore più acclamato al mondo, “La Nazione” festeggia i suoi 165 anni di pubblicazioni. E il Teatro del Giglio, "cuore della storia e della cultura di Lucca", per usare le parole del sindaco Mario Pardini, il prossimo gennaio 2025 compirà 350 anni di attività a beneficio della comunità. E come se non bastasse, il teatro dei lucchesi da venerdì 29 novembre diventa Teatro del Giglio Giacomo Puccini. Una scelta, un taglio del nastro, che rappresenta un ponte, non solo ideale, tra passato presente e futuro. Nel segno del figlio più illustre di Lucca scomparso 100 anni fa in quella stessa data.
Una storia, quella tra il teatro dei lucchesi e Puccini, ripercorsa nel volume che proprio venerdì 29 novembre daremo in omaggio ai nostri lettori: “Teatro del Giglio Giacomo Puccini. Da Lucca riecheggia nel mondo il centenario del compositore più amato”. Il volume (qui sopra, la copertina) , che si avvale degli interventi introduttivi di Agnese Pini, direttrice di Qn La Nazione, Il Resto del Carlino e il Giorno, del sindaco Mario Pardini e di Giorgio Angelo Lazzerini, Amministratore unico del Teatro del Giglio Giacomo Puccini, è stato scritto dal giornalista e studioso pucciniano Maurizio Sessa. L’autore è anche il curatore della mostra “La Nazione di Puccini. Immagini, luoghi e suggestioni di un compositore di genio”. Dopo la preview a Roma, nella Sala del Cenacolo del Complesso di Vicolo Valdina alla Camera dei Deputati lo scorso 5 novembre, la mostra è in corso al Teatro del Giglio fino a domenica 8 dicembre.
"La prima uscita ufficiale di Puccini al Teatro del Giglio – sottolinea Maurizio Sessa nel libro dedicato appositamente al Teatro del Giglio Giacomo Puccini – avvenne quando Giacomo aveva venti anni ed è attestata dalla stampa locale: nella primavera del 1878, si legge su “La Provincia di Lucca”, si esibì al pianoforte assieme al violinista Napoleone Torselli e alla cantante pisana Maria Leopoldina Paolicchi, più tardi consorte del direttore d’orchestra partenopeo Leopoldo Mugnone, negli anni della maturità ribattezzato da Puccini con l’affettuoso nomignolo di “Popoldo”. Il recensore a tale proposito annotò: "sedeva al piano il giovane Maestro Puccini, che accompagnò tutti i pezzi con rara abilità".
L’avventura di Giacomo Puccini al Teatro del Giglio, racconta ancora Maurizio Sessa, "ebbe inizio con l’allestimento di Edgar nel settembre 1891, e conobbe il suo punto culminante nel settembre 1911, vent’anni dopo, con il trionfo di Fanciulla del West". Un legame poi consolidatosi all’indomani della morte avvenuta a Bruxelles il 29 novembre 1924. "Si tenga conto – conclude Sessa – che il 28 dicembre 1924, nel trigesimo della morte, il Senatore del Regno Giacomo Puccini, insignito pochi mesi prima della sua dipartita, venne commemorato al teatro comunale del Giglio, a cura del Municipio di Lucca, dall’avvocato e onorevole Renato Macarini Carmignani. E nel settembre 1958, per il centenario della nascita, Puccini venne commemorato al Teatro del Giglio".