REDAZIONE LUCCA

Giordano Bruno e il digiuno solidale

Con la pubblicazione nel 1584 del suo ultimo libro, ’La cena delle ceneri’, il filosofo Giordano Bruno, frate domenicano, firma...

La statua di Giordano Bruno a Roma

La statua di Giordano Bruno a Roma

Con la pubblicazione nel 1584 del suo ultimo libro, ’La cena delle ceneri’, il filosofo Giordano Bruno, frate domenicano, firma la sua condanna a morte.

Mente illuminata e grande astronomo, in questo libro Bruno presenta le sue teorie sul cosmo, basandosi soprattutto sulla rivoluzione copernicana.

La tesi di Copernico prevedeva l’eliocentrismo, e cioe’ che era la terra a girare intorno al sole e non viceversa. Benzina sul fuoco per il povero filosofo che viene subito attenzionato dagli scagnozzi del Papa.

Fugge quindi a Londra ospite dell’ambasciatore francese che cerca di proteggerlo in tutti i modi; ma Giordano viene richiamato con una scusa in Italia ove fu subito arrestato e processato dalla Santa Inquisizione per eresia. Nessuno poteva mettere in dubbio le verita’ centenarie della chiesa, men che mai un piccolo ed irriverente frate domenicano. E quindi la sentenza: condannato a morire sul rogo bruciato vivo. Probabilmente la morte piu’ orribile visto che il condannato impiegava tanto tempo per perdere conoscenza; ma la Chiesa,si sa, e’ sempre stata generosa con i suoi fedeli e quindi fu messa una corona di petardi sulla fronte del povero Giordano per fargli perdere subito conoscenza; che bravi e generosi questi inquisitori.

Eppure questo nobile frate era sempre stato ligio ai dettami della chiesa soprattutto per il suo operato a favore dei disadattati; nella sua Nola in Campania assisteva poveri ed anziani servendo personalmente alla mensa; in più per essere vicino ai suoi fedeli che spesso morivano di fame, digiunava a lungo convinto che cio’ fosse utile alla sua salute.

E non aveva torto; il digiuno purifica e potenzia il nostro corpo. Al di là delle diete estreme, se siamo in salute, una volta al mese possiamo fare un mini digiuno a base di mele. Interessante il lavoro prodotto sulla casistica dei religiosi mormoni che digiunando una volta al mese vedono abbattuti i rischi per la malattie cardiocircolatorie.