Giornata del "Made in Italy". Salov apre le porte di Villa Berio agli studenti dell’istituto agrario

Il colosso massarosese ha organizzato una mattinata all’insegna della cultura dell’olio d’oliva. Teoria e pratica alla scoperta dei segreti del prodotto e dei progetti di ricerca condotti con il Cnr.

"È la prima volta che apriamo le porte di Villa Berio ai ragazzi delle scuole". E allora, se fosse un set cinematografico, si direbbe "buona la prima". Tra l’altro, ieri mattina si sono registrati tanti ’inediti’ in un colpo solo: su scala nazionale, la prima "Giornata del Made in Italy", lanciata dal Ministero delle imprese con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze italiane, tra cui Salov. E a livello locale, l’apertura dei cancelli di Villa Berio, la splendida tenuta vecchianese di proprietà del colosso oleario, a 34 studenti delle classi 2ª, 3ª e 4ª dell’istituto tecnico agrario ’Nicolao Brancoli Busdraghi’ di Mutigliano.

Ad accoglierli c’era il direttore del marketing di Salov Emanuele Siena, che ha tenuto una vivace e partecipata presentazione sul ruolo di Salov nel marcato mondiale dell’olio, sui punti di forza del marchio italiano rispetto ai competitor stranieri e sulle particolarità della produzione ’made in Salov’, a partire dal "Metodo Berio", certificato di qualità per il mercato italiano. Tra storia, pillole di economia e qualche spruzzata di biologia, la ’lezione’ di Siena ha impegnato la prima parte della tiepida mattinata di ieri.

Passando dalla teoria alla pratica, gli studenti hanno potuto beneficiare dei suggerimenti e delle spiegazioni degli agronomi di Salov – in particolare il master blender Daniele Piacenti – sulla corretta degustazione dell’olio, imparando a maneggiare i criteri di classificazione dei vari tipi di prodotto... direttamente sul campo. O meglio, nel giardino di Villa Berio, dove lo staff di Salov ha organizzato una degustazione di tre olii diversi – uno dei quali prodotto esclusivamente con le olive della villa – chiedendo ai ragazzi di compilare una propria scheda di valutazione.

A seguire, gli agronomi hanno condotto gli studenti alla scoperta dell’oliveto (uno dei più grandi d’Italia) illustrando, oltre alle varie tipologie di coltivazione presenti – tra cui specie antiche autoctone della Toscana che nel corso dei secoli sono cadute in disuso – gli importantissimi progetti di ricerca che Salov conduce in sinergia con il Cnr di Pisa e gli atenei di mezza Europa, in particolar modo quello contro la Xylella Fastidiosa, batterio patogeno che ha causato danni enormi alle coltivazioni in Puglia. Al di là dei freddi numeri, anche questo è ’Made in Italy’.

DanMan