REDAZIONE LUCCA

Giovanni Possenti, ’erede creativo’ di Antonio

A volte il cognome di un artista, anzi spesso, è imbarazzante e non porta vantaggio. Soprattutto perché il valore del capostipite offusca spesso i meriti del discendente e poi perché questi si sente legato più o meno allo stile di chi lo ha preceduto. Viene in mente tutto questo parlando di Giovanni Possenti (nella foto), figlio del grande Antonio, pittore eccellente da cui ha tratto quel tanto di essenziale che gli è stato indispensabile per il ’mestiere’. Sin dall’inizio, come racconta, era, da parte paterna, un continuo dare consigli, fino a che lui stesso ha capito che poteva ingranare da solo. A quel punto, Antonio, capendo che il figlio aveva trovato la sua strada e il suo stile, non ha messo più bocca in quello che faceva lasciando emergere la sua indiscussa personalità che lo soddisfaceva in quello che realizzava, che per lui era tutto anche a prescindere dalla pittura, compreso il comportamento di vita.

Guardando bene quello e come Giovanni dipinge, è facile trovare una vicinanza al padre anche se, guardando bene, ci si accorge del diverso approccio che Antonio aveva con i soggetti, certamente più intuitivo. Lui la cosa l’aveva già scritta in testa mentre Giovanni articola più le cose, le deve immaginare, ci deve rimuginare, ha insomma un approccio mentale diverso oltre a una diversa struttura tecnica. Suo padre era un eccezionale grafico ma anche nella pittura era più materico. Giovanni appartiene a un altro mondo. Analizzando la sua pittura, così meticolosa, puntigliosa, descrittiva, ci si accorge che ha seguito il padre dagli spunti presi soprattutto dai testi classici. E su questa linea cercherà di continuare rimanendo fedele ai suoi temi. Insomma la forza creativa di un grande artista come Antonio Possenti si è fortunatamente tramandata al figlio, un’eredità che si è rafforzata con un originale senso della creatività.

Mario Rocchi