LAURA SARTINI
Cronaca

Lucca, mille giovani verso Roma: il Giubileo degli adolescenti diventa l’addio a Francesco

L'addio al Pontefice: “Ci ha insegnato l’eternità”. L’arcivescovo Giulietti: “Il suo esempio ci deve restituire pace e speranza”. Confermato il Giubileo per gli Adolescenti della Diocesi lucchese

Lucca, mille giovani verso Roma: il Giubileo degli adolescenti diventa l’addio a Francesco

Lucca, 23 aprile 2025 – Oltre mille adolescenti della Diocesi lucchese in questi giorni partono per Roma. In queste ore per loro è arrivata la notizia che le iniziative legate al Giubileo degli Adolescenti restano confermate con il momento della preghiera della “Via Lucis“ del 25 aprile, le piazze dei “Dialoghi con la città“ di sabato 26, i pellegrinaggi alla Porta Santa e la Santa Messa.

Per il momento di lutto è annullata la festa musicale al Circo Massimo prevista il 26. Un viaggio nella capitale che, soprattutto, unirà i nostri giovani nella preghiera per la scomparsa di Papa Francesco, così come è avvenuto per tutti i fedeli che si sono ritrovati alla messa in Cattedrale di lunedì sera, celebrata dall’arcivescovo Paolo Giulietti.

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Foto di repertorio durante una cerimonia religiosa. Da Lucca partiranno in mille per il Giubileo degli adolescenti

“Vorrei sottolineare due particolari circostanze in cui è avvenuta la morte di Papa Francesco – ha evidenziato monsignor Giulietti –. La prima è la concomitanza con le Feste di Pasqua. Abbiamo ricordato proprio domenica la resurrezione del Signore, mettendo in evidenza il ruolo di Pietro che corre al sepolcro, entra per primo constatando che la tomba è vuota. E poi c’è la cornice del Giubileo con i passaggi che riguardano la speranza e la capacità di indicare il cammino eterno“.

“Papa Francesco prima di lasciarci è voluto tornare in mezzo alla gente nel giorno di Pasqua facendosi abbracciare dalla chiesa ancora una volta – ha aggiunto l’arcivescovo durante la messa in Cattedrale di lunedì sera – . Ha trasmesso solida speranza. Con il suo esempio, ci ha indicato l’eternità. Lo abbiamo sentito quando ci ha detto che il Signore ci introduce attraverso la soglia della morte nella felicità. Ecco, siamo qui a vivere nella tristezza del distacco ma anche ad accogliere quel suo messaggio di essere partecipi nella gioia di questo incontro. Preghiamo per Papa Francesco – ha concluso l’arcivescovo Giulietti – e anche per chi non è cattolico e professa altre fedi ma ci ha fatto arrivare il suo messaggio, alla Santa Sede così come anche a me personalmente, perchè lo hanno comunque visto come uomo di Dio, di speranza e di pace“.

Al momento la Diocesi non ha organizzato trasferte in vista dei solenni funerali di Papa Francesco, ma alcune parrocchie si stanno organizzando con iniziative spontanee. La voglia di esserci, di dedicargli l’ultimo saluto commosso, è tanta. Intanto l’Agesc, Associazione genitori scuole cattoliche, rivolge un sentito messaggio di cordoglio. In particolare è la professoressa Michela del Carlo, responsabile nazionale delle relazioni estere nel Comitato esecutivo nazionale dell’Agesc a esprime con grande tristezza e commozione il cordoglio del Comitato provinciale Agesc di Lucca e della Toscana per la scomparsa dell’amato Papa Francesco.

“Siamo grati di avere avuto l’onore di incontrarlo in Udienza lo scorso 4 gennaio (e in precedenza, nel 2015) per celebrare il 50° Anniversario di Fondazione dell’associazione. Fu un incontro molto toccante dove il Santo Padre dette dimostrazione della sua grande umiltà e generosità – così Agesc – . Siamo profondamente addolorati per il grande vuoto che ha lasciato e porteremo nel nostro cuore la grande riconoscenza per l’attenzione riservata al mondo dell’educazione e della scuola, ai genitori e ai docenti. Desideriamo esprimere il nostro più sentito ringraziamento a Papa Francesco per l’amore che ci ha donato”.

In occasione dell’Udienza del 4 gennaio scorso, Papa Francesco evidenziò il concetto della “pedagogia di Dio”, sottolineando che “il suo metodo educativo si basa sulla vicinanza, sulla compassione e sulla tenerezza” e ricordando che i “pellegrini di speranza sono tutte le persone che cercano un senso per la propria vita e anche coloro che aiutano i più piccoli a camminare su questa strada”.

Una notizia che ha scosso il mondo, e anche l’intera comunità lucchese legata per fede e per affetto al pontefice. Anche in città in segno di lutto alcuni eventi sono stati rinviati. Anche l’imminente la festa di Santa Zita, tanto popolarmente sentita dai lucchesi, terrà conto del particolare momento. Le celebrazioni si terranno nella Basilica di San Frediano infatti seguiranno le particolari indicazioni liturgiche previste, in questo momento di lutto, per la morte del Papa.