REDAZIONE LUCCA

Giudice di pace in stand-by Duemila fascicoli arretrati

I procedimenti erano stati istruiti ma “parcheggiati“ in un ufficio della Procura Ripresi e inoltrati per le udienze dal procuratore facente funzioni, Lucia Rugani

Una montagna di procedimenti arretrati del giudice di pace. Ben 2.178 fascicoli, relativi agli ultimi cinque anni, rimasti fermi a palazzo di giustizia in attesa della semplice fissazione della data di udienza. A fare il punto sulla delicata situazione e a prenderli personalmente in carico per far ripartire la macchina “inceppata“ è stata la dottoressa Lucia Rugani, da due mesi facente funzioni di procuratore capo.

In sostanza è emerso che oltre duemila procedimenti, già istruiti dai 14 vice procuratori onorari in forza al tribunale di Lucca, erano parcheggiati da lungo tempo, alcuni appunto da anni, in un ufficio della Procura stessa, in attesa di essere trasmessi all’ufficio del giudice di pace di Lucca con la richiesta di fissazione della data dell’udienza. Il blocco nell’iter della procedura, all’apparenza piuttosto inspiegabile, ha determinato la crescita esponenziale dei procedimenti arretrati in questo settore.

I fascicoli peraltro erano stati quasi tutti già definiti regolarmente da parte dei rispettivi Vpo (ai quali l’assegnazione arriva in automatico) e pronti per essere poi trasmessi sul tavolo dei 6 giudici di pace lucchesi, ma nessuno aveva inoltrato la specifica richiesta per attivare la fase del processo vero e proprio, sia di tipo civile che penale.

La dottoressa Rugani ha accertato nel marzo scorso la situazione di stallo negli uffici della Procura e nel giro di un paio di mesi ha provveduto a snellire la montagna di fascicoli. Una parte è stata archiviata, mentre circa 1500 procedimenti relativi agli anni 2015-2020 (prescrivibili in 6 anni) sono stati inoltrati adesso al giudice di pace perché venga fissata la data di prima udienza, in modo da poter avviare così la notifica alle parti interessate.

Azzerati questi procedimenti arretrati sul versante della Procura, adesso la palla di questi 1500 fascicoli passa ai sei giudici che avranno il non facile compito di smistare il tutto nelle prossime udienze civili e penali con una sensibile impennata dei procedimenti.

Paolo Pacini