Giungla Festival. Arte e riflessioni in Santa Caterina

Quinta edizione della rassegna che inizia oggi. Anche un happening culturale che parte dalla lana.

Giungla Festival. Arte e riflessioni in Santa Caterina

Quinta edizione della rassegna che inizia oggi. Anche un happening culturale che parte dalla lana.

Inizia oggi la quinta edizione del Giungla Festival. Promossa dall’associazione Sofa e curata da Irene Panzani, la manifestazione chiama a raccolta artisti e ricercatori provenienti da diverse discipline, per esplorare nuove forme di produzione artistica e di riflessione sul presente, partendo dal concetto di radice e radicalità. Due gli appuntamenti della prima giornata. Alle 17:30 nella chiesa di Santa Caterina si terrà la presentazione in prima nazionale del volume Il corpo delle pagine. Scrittura e vita in Carla Lonzi scritto da Linda Bertelli, docente di Estetica alla Scuola IMT Alti Studi Lucca, e Marta Equi Pierazzini, ricercatrice e docente all’Università Bocconi e all’Accademia di Belle Arti di Brera. Il volume propone una lettura della vicenda esistenziale e intellettuale di Carla Lonzi (1931-1982) che ha come perno il rapporto della pensatrice femminista con lo scrivere. Il libro è caratterizzato da un ricco apparato documentale, testuale e iconografico, che rende possibile, anche attraverso diversi inediti, l’originale lettura del pensiero lonziano. Intrecciata alle vicende esistenziali delle stesse autrici, la pratica di scrittura di questo volume mette a tema e in un certo senso performa, con un dialogo conclusivo, la sfida e l’eredità che Carla Lonzi lascia per l’agire contemporaneo. L’incontro sarà moderato da Elena Magalotti, filosofa, studiosa di storia di genere e del femminismo.

La sera alle 21, sempre in santa Caterina, Giungla propone un “happening radicale”, performance con la poetessa Giulia Martini, gli artisti Marius Escande e Sarah Illouz, i live coders Gabriele Favazza e Gabriele Paolini. Martini reciterà le sue poesie, tratte anche dall’ultima opera Tresor, un viaggio nella lingua italiana, un originale connubio tra gesto lirico e riuso programmatico della parola già detta e già scritta. Escande e Illouz, realizzeranno una performance partecipativa partendo da 30 kg di lana grezza trovata sul territorio, per valorizzare questo materiale. Favazza e Paolini, accompagneranno l’evento con incursioni che si ispireranno ai temi della serata, attingendo da materiali liberi da diritti per creare una performance unica tra analogico e digitale.