Lucca e Pea: un lungo rapporto fatto di scrittura, incontro, cultura, caffè. La Lucca di Enrico Pea è stata tutte queste cose, oltre che scenario della grande amicizia con Giacomo Puccini. Dell’eredità dello scrittore di Seravezza, che a Lucca ha vissuto dopo il 1944 dalla figlia Pia, in via Elisa, si occupa l’associazione culturale “Amici di Enrico Pea”, nata nel 2020. "Dopo che si fu trasferito in città – spiega Giovanna Bellora, presidente dell’associazione e pronipote dello scrittore autodidatta che ha avuto molti ed importanti estimatori ed oggi rischia un immeritato oblio -, Pea iniziò a frequentare il caffè Caselli, luogo di incontro di intellettuali e artisti. Il Caselli divenne per Pea il nuovo caffè dove scrivere, così come aveva fatto prima a Viareggio al Caffè Margherita. Ancora oggi sulla lapide commemorativa del caffè-drogheria si può leggere il nome di Pea insieme a quello di Pascoli, Giacosa, Catalani, Puccini, Viani. Su Lucca, sui suoi monumenti, sulla sua storia e su molti personaggi lucchesi, Pea ha, poi, scritto negli anni Cinquanta bellissimi articoli in terza pagina di giornali importanti come il Corriere d’Informazione, Rassegna Lucchese e Corriere della Sera".
In omaggio ai natali di Pea, in occasione dei 140 anni esatti dalla nascita, l’associazione organizza venerdì 29 ottobre alle 16 nelle Scuderie Granducali di Seravezza con interventi di: Giovanna Bellora; Alba Donati, poetessa e presidente del Gabinetto Vieusseux, oltre che ideatrice della “Libreria sopra la Penna a Lucignana”, che legge alcune poesie da “Fole”; Lidia Cerri che interviene su “Pea impresario di teatro”; Luca Padalino che parla de “La Trilogia di Moscardino tra reticenza e dissimulazione”; Enrico Baldi che legge “La ballata della coperta versiliese”, “Mi riprometto di non arricchire” e un brano tratto da “Il Volto Santo”; Andrea Palla che interviene su “Memorie Egiziane”.