REDAZIONE LUCCA

Nessuna 'dolce attesa' per trenta future mamme

Sei ore in fila al Campo di Marte per l'anestesista. Intanto l'Asl replica: "Mai nessun disagio finora, ma possiamo rivalutare le modalità organizzative delle visite"

Alcune delle donne in attesa della visita con l'anestesista

Alcune delle donne in attesa della visita con l'anestesista

Lucca, 23 giugno 2016 -  Trenta puerpere – alcune al nono mese di gravidanza – in rivolta all’ex Campo di Marte. E’ successo ieri mattina, quando avevano appuntamento alle 8.30 con l’anestesista per le pratiche ’burocratiche’ da espletare in vista del lieto evento, ovvero la banale compilazione di un foglio. Convocate tutte contemporaneamente, la loro ’dolce attesa’ si è trasformata in un calvario durato anche sei ore o più . «Ci hanno avvertito che ci avrebbero chiamato in ordine causale, una alla volta– racconta una futura mamma –. Ci siamo rese conto del problema quando abbiamo realizzato che in un’ora erano state visitate appena tre persone. Noi eravamo tutte in piedi in un corridoio. Con il pancione non è proprio il massimo attendere, come è successo a me, ben sei ore. Dalle 8.30 sono uscita alle 13.40 e dietro di me c’erano ancora altre 18 mamme che aspettavano il loro turno».

Sono scattate le proteste. «Ci siamo rivolte all’Urp, centro reclami Asl, e loro hanno contattato il primario – continua il racconto –. Ma ci hanno risposto che non c’era possibilità di mandare un’altra anestesista. Dopo varie ore ci hanno aperto una stanza con alcuni teli a terra e 6/7 sedie, su cui potevamo riposarci a turno. Una situazione allucinante». Il paradosso: al supermercato alle donne in gravidanza si riserva una cassa prioritaria, all’ospedale si fanno attendere ore in un corridoio.

Pronta la risposta dall'Asl, che spiega come fino ad oggi mai nessun disagio si fosse creato. "La possibilità di accedere alla visita con l’anestesista in un’unica seduta ad accesso diretto, senza necessità di prenotare, è stata data nell’ottica di agevolare le donne incinte e fino ad oggi non erano stati segnalati particolari problemi (il servizio viene fornito ogni settimana e ormai da molti anni). Visto l’alto afflusso registrato il 22 giugno, con conseguente lunga attesa da parte di alcune delle persone presenti, questa modalità organizzativa potrà essere rivalutata. Le donne sono state tutte visitate ma l’Azienda si scusa comunque per il disagio".