REDAZIONE LUCCA

Grotta del Vento. Speleologia subacquea

Un nuovo evento speciale sulla speleologia subacquea alla Grotta del Vento di Fabbriche di Vergemoli, con la presenza del famoso Gigi Casati di Lecco. Illustrazioni e filmati inediti su esplorazioni in Italia e all'estero, con particolare focus sull'epica discesa nella "Pollaccia" in Garfagnana.

Nuovo evento speciale (Foto Borghesi)

Nuovo evento speciale (Foto Borghesi)

Dopo il grande interesse e la partecipazione nutrita che hanno contraddistinto le tre serate di approccio e approfondimento in merito alla speleologia, create dal team dello speleologo e factotum della Grotta del Vento, Vittorio Verole-Bozzello, per festeggiare il 60esimo anniversario dalla prima esplorazione, è in arrivo un nuovo appuntamento speciale. Sempre nello stesso ambito e con la consueta partecipazione del comune di Fabbriche di Vergemoli, dove la splendida Grotta è locata nella sua piccola frazione di Fornovolasco, è molto atteso l’incontro, fissato per domani sera alle 21, con il più famoso cultore della speleologia subacquea italiana, Gigi Casati di Lecco. Molto conosciuto anche a livello internazionale, Casati presenterà alla Grotta del Vento un’interessantissima relazione, illustrata da immagini inedite e filmati particolarmente suggestivi sull’attività esplorativa svolta in numerose cavità naturali sia in Italia sia all’estero, per consentire ai presenti di entrare in un mondo nuovo e fantastico, come quello, appunto, della speleologia subacquea. Terrà, inoltre, una dettagliata conferenza stampa su un’esperienza che potremmo definire "epica", da lui compiuta nel mese di agosto proprio in Garfagnana e cioè l’esplorazione della "Pollaccia", sorgente carsica di tipo "valchiusano" nella quale ha raggiunto la profondità di 135 metri, parliamo di 14,5 atmosfere di pressione, inoltrandosi nelle viscere del massiccio delle Panie per 800 metri.

"Nella discesa di un grande abisso, l’azione esplorativa degli speleologi termina generalmente di fronte a uno specchio d’acqua al di sotto del quale tutti i condotti continuano, perennemente sommersi, verso destinazioni ignote - commentano dalla Grotta del Vento-. Gli unici esseri umani in grado di proseguire sono gli speleosub, una cerchia ristrettissima di persone altamente specializzata che, grazie ad una preparazione meticolosa, a una non comune dose di coraggio e all’impiego di attrezzature altamente sofisticate, rende possibile l’impossibile, immergendosi nelle acque gelide per esplorare e studiare alla luce dei fari subacquei ambienti ostili e sconosciuti".

Fiorella Corti