Era uno degli ultimi locali dove potevi andare con la famiglia e goderti un viaggio virtuale gastronomico in Baviera a un prezzo abbordabile. C’erano i maxi schermi per la partita, tanti tavoli e un menù per tutti, l’area bambini con giochi e supporti utili, e gentilezza. Purtroppo se ne deve parlare al passato di Lowengrube Lucca, che ha chiuso in sordina prima di Natale, il 23 dicembre scorso.
Il fine corsa era nell’aria da un po’ e alla fine è arrivato il messaggio via social del gestore del locale: “Lowengrube chiude. Cari amici in questi anni siete stati per noi più che semplici clienti, siete diventati una vera e propria famiglia, con cui abbiamo condiviso sorrisi, brindisi e momenti speciali. In realtà questo è solo un arrivederci. Vi invitiamo a venire a trovarci nei nostri ristoranti Lowengrube di Limite sull’Arno e Pistoia, dove saremo felici di accogliervi con lo stesso calore e la qualità che ci contraddistinguono”.
Era marzo 2015 quando annunciammo l’arrivo di Lowengrube nel grande fondo storico del Lucarotti, in viale Carlo del Prete di fronte a Porta San Donato. Una birreria in linea con la tipica cucina Bavarese nata dall’idea di Pietro Nicastro e Monica Fantoni che dopo il primo locale a Limite sull’Arno, avevano intrapreso la strada del franchising. Il nuovo locale rispondeva al progetto sposato dal colosso multinazionale Ab InBev, il maggiore produttore di birra al mondo e proprietario di oltre 50 brand. "Abbiamo deciso di aprire a Lucca perché riteniamo questa città uno dei fiori all’occhiello della Toscana - dichiaravano all’epoca i gestori -, un luogo che non può essere tralasciato per la sua bellezza artistica e la sua atmosfera suggestiva, che si sposerà perfettamente con la nostra Birreria, anch’essa contornata da un’antica tradizione di qualità e pregiatezza". Da allora si sono alternati alla guida diversi gestori fino al triste capolinea.
Laura Sartini