MAURIZIO MATTEO GUCCIONE
Cronaca

Haendel e il suo “Giulio Cesare“ sul palco del Giglio Puccini

Dopo il grandissimo successo di Tamerlano di Vivaldi nel febbraio di due anni fa, il Teatro del Giglio Giacomo Puccini...

In scena domani alle 20,30 e domenica alle 16 come terzo titolo della stagione lirica 2024-2025

In scena domani alle 20,30 e domenica alle 16 come terzo titolo della stagione lirica 2024-2025

Dopo il grandissimo successo di Tamerlano di Vivaldi nel febbraio di due anni fa, il Teatro del Giglio Giacomo Puccini di Lucca torna all’opera barocca con ”Giulio Cesare”, il capolavoro di Georg Friedrich Haendel in esclusiva toscana stasera alle 20,30 e domenica alle 16. Lo spettacolo, un nuovo allestimento prodotto dal Teatro Alighieri di Ravenna insieme ai teatri di Lucca, Modena, Piacenza, Reggio Emilia e Bolzano, è firmato dalla regia da Chiara Muti e dalla direzione di Ottavio Dantone che guida l’Accademia Bizantina.

In scena, interpreti di chiara fama per questo specifico repertorio: in uno spazio metafisico, le cui tinte ricordano l’oro delle sabbie e dei metalli preziosi d’Egitto e degli enigmatici volti delle maschere dei faraoni, il ruolo di Giulio Cesare è affidato a Raffaele Pe, mentre Cleopatra è Marie Lys. Delphine Galou veste i panni della moglie di Pompeo, Cornelia, mentre Tolomeo, fratello e rivale di Cleopatra per il trono d’Egitto, è Filippo Mineccia. Completano il cast Davide Giangregorio come Achilla, Federico Fiorio come Sesto, Andrea Gavagnin come Nireno e Clemente Antonio Daliotti come Curio. Firma le scene Alessandro Camera, mentre Tommaso Lagattolla cura i costumi e Vincent Longuemare le luci.

"Il Giulio Cesare è un’opera che tutti dovrebbero conoscere, perché rappresenta la perfetta simbiosi tra storia e mito e la massima armonia tra musica e teatro – dice Dantone – Il capolavoro di Händel affascina per la particolare varietà di timbri e colori: arpa, tiorba, viola da gamba, oboi, flauto e corno impreziosiscono l’orchestra, accompagnando i molteplici caratteri dei personaggi. Il contenuto musicale ricco di suggestioni e di straordinaria potenza evocativa ci trasporta e colloca direttamente dentro la vicenda come se la vivessimo personalmente".

"Il Cesare barocco è un simbolo di marmorea giustizia e temperanza – sottolinea Muti Non ha nulla di ambivalente e si disumanizza per glorificare, nell’apoteosi di Roma, le virtù dell’illuminato monarca, vale a dire Giorgio I e la nuova dinastia regnante degli Hannover, a cui il compositore intendeva rendere omaggio con l’opera presentata proprio al King’s Theatre di Londra nel 1724".

I biglietti sono in vendita alla biglietteria del teatro e online su www.ticketone.it e www.teatrodelgiglio.it.