Ha sentito le urla e si è precipitato sul posto. E’ stato lui tra i primi a lanciare l’allarme chiedendo l’aiuto delle forze dell’ordine. Giovanni Fommei, presidente dei Fratres Donatori di Sangue di Altopascio, abita a pochi metri dalla villetta dove è accaduto la tragedia. "Io e mia moglie siamo venuti correndo verso il cancello - spiega - e lui era sulla strada, insanguinato. Io gli ho domandato che cosa aveva fatto e lui replicava che aveva combinato un grosso guaio. Ho chiamato i carabinieri e i soccorsi, mentre mia moglie ha preso le due bambine e le ha condotte a casa nostra. Lui a quel punto non era aggressivo, ma non potevamo sapere gli sviluppi, quindi abbiamo cercato, come prima mossa, di mettere al sicuro le piccoline che per fortuna non si sono accorte di quanto si era appena verificato perché si trovavano fuori. Eravamo amici con Maria, conosco Luigi, davvero un fatto che ci segnerà per molto tempo. Come si fa a superare una simile disgrazia? Povera famiglia. Cercheremo di offrire aiuto come possiamo".
All’arrivo dei militari l’omicida non ricordava dove aveva lasciato l’arma del delitto. Sono partite anche le ricerche nei prati adiacenti, poi è stato rinvenuto in casa.
Ma. Ste.