LAURA SARTINI
Cronaca

I 90 anni del Rotary Club Lucca: "Liberi e concreti nell’azione"

La cerimonia si svolgerà domenica nella chiesa di San Francesco con un momento musicale di Soldati. La presidente Abela: "Da quel 17 marzo 1935 il Club ha fatto tanta strada, adesso guardiamo al futuro".

L’archeologa Elisabetta Abela dallo scorso luglio è la prima presidente donna del Rotary Club Lucca

L’archeologa Elisabetta Abela dallo scorso luglio è la prima presidente donna del Rotary Club Lucca

1935-2025. Date che per il Rotary Club Lucca significano 90 al servizio della città. Un lungo cammino costellato di mille attività, tante gratificazioni, percorsi a tratti anche in salita, spesso accompagnati di volta in volta da varie anime della città che ne hanno condiviso gli obiettivi. Un anniversario che verrà celebrato domenica alle 18 nella Chiesa di San Francesco. Apertura con i saluti delle autorità, poi la presentazione del volume che riannoda tutti i fili “1935-2025 Rotary Club Lucca 90 anni al servizio della città“ a cura del giornalista Marco Innocenti. E poi un concerto da non perdere. Alle 19 sulle note di “Abbracciatevi moltitudini“ si snoderà un affascinante percorso tra la musica di Schubert e Beethoven suonata dal pianista Simone Soldati e le parole di Schiller, Mandela e Achmatova narrate da Carlo Valli, già Nastro d’Argento, la cui voce è legata tra l’altro al doppiaggio di Robin Williams.

Il testo e dramnaturgia sono di Sandro Cappelletto uno dei maggiori storici della musica. “Sono passati 90 anni da quel 17 marzo 1935 quando venne fondato il primo Rotary Club Lucca. A quell’epoca – ricorda la presidente, l’archeologa Elisabetta Abela – era presidente l’ingegnere Vincenzo Pellegrini il quale nel suo primo discorso si augurava un brillantissimo avvenire per il Club lucchese. Direi che questo si è avverato, che il brillantissimo avvenire in effetti c’è stato e ci sarà perchè i 90 anni sono un momento di bilancio e di valutazione di quanto è stato importante il Club per la città e la città per il Club, ma anche è un modo per per guardare al futuro perchè i valori rotariatni non tramonteranno. E fanno capo al concetto ’liberi nel pensiero, concreti nell’azione’. Un ottimo motto anche per il futuro“.

Recentemente il Rotary Club ha presentato al Museo di Villa Guinigi anche il progetto di restauro del Cristo Eucaristico di Matteo Civitali, un’opera risalente al 1470 circa di proprietà della Diocesi e che ha vissuto una storia particolarmente travagliata. Ma che ora, grazie all’intervento finanziato dal Rotary, è pronta a tornare a nuova vita.

Laura Sartini