I primi tentativi agli inizi degli anni ’20

Il progetto di ammodernamento dello stadio di Lucca, avviato negli anni '20, si è arenato a causa del mancato rispetto delle prescrizioni da parte del consorzio. La firma ritardata della Lucchese ha bloccato l'iter, portando al rigetto del progetto da parte del Comune.

I tentativi di ammodernamento, parziale o totale, per non parlare delle ipotesi di costruzione di uno nuovo stadio lontano dallo storico Porta Elisa, si sono sprecati (e persi) nel corso dei decenni. Il progetto che si è arenato in questi giorni risale agli inizi degli anni ‘20, quando un consorzio temporaneo di imprese guidato da Aurora Immobiliare (con dentro anche la Lucchese e il consorzio Santa Rita) presentò una prima proposta, poi ritirata e riproposta nell’aprile del 2021. La formula scelta fu quella del project financing, ovvero uno strumento utilizzato per far collimare l’interesse pubblico con quello privato. Dal maggio del 2021 la conferenza preliminare dei servizi (che vede riuniti tutti gli enti che sono in qualche modo coinvolti) ha iniziato ad esaminare il progetto per dare un suo parere positivo, ma vincolato da numerose prescrizioni, nel marzo del 2022. Il mese successivo, il consiglio comunale, quasi all’unanimità, concesse l’interesse pubblico sul progetto.

A quel punto, il consorzio temporaneo avrebbe dovuto adempiere tutte le prescrizioni previste prima di depositare il progetto definitivo che sarebbe poi dovuto ritornare alla conferenza dei servizi per il via libera definitivo. Aurora e gli altri soggetti hanno però presentato il progetto solo nel maggio 2023, ma la Lucchese, nel frattempo passata al gruppo Bulgarella, non volle porre la firma, di fatto bloccando l’iter. La firma è arrivata solo nel gennaio scorso. E quando gli uffici comunali si sono messi ad esaminare l’incartamento, ecco la sorpresa: quasi l’80 per cento delle prescrizioni erano state disattese. E al Comune non è rimasto altro che rilevare l’incompletezza e rigettare ogni eventuale ipotesi di ulteriori proroghe richieste (altri 150 giorni).

Fabrizio Vincenti