MAURIZIO GUCCIONE
Cronaca

Iaia, una ”Vita meravigliosa“. San Francesco: in scena le poesie di Patrizia Cavalli

L’attrice venerdì in San Francesco chiude la rassegna Canone In Verso della Fondazione Cassa con l’omaggio all’autrice scomparsa due anni fa e alla quale è stata legata da un profonda amicizia.

Iaia, una ”Vita meravigliosa“. San Francesco: in scena le poesie di Patrizia Cavalli

Iaia, una ”Vita meravigliosa“. San Francesco: in scena le poesie di Patrizia Cavalli

Chiude la rassegna di musica e poesia “Canone in verso”, l’evento culturale a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che venerdì alle 21, nella chiesa di San Francesco, vedrà come protagonista Iaia Forte, attrice cinematografica e di teatro. “Vita meravigliosa”, è il titolo dello spettacolo tratto proprio dall’ultimo libro della poetessa Patrizia Cavalli scomparsa due anni fa e della quale, Forte, è stata profondamente amica. Sarà un tributo a una tra le più importanti autrici di poesia del Novecento, tanto amata e letta. La serata si snoda in un intreccio tra prosa e musica grazie all’accompagnamento con la chitarra della polistrumentista Diana Tejera, collaboratrice di Mogol, Lucio Battisti e Tiziano Ferro, anche lei amica della poetessa, con la quale ha realizzato un libro-cd. Iaia Forte è un’attrice assai nota al pubblico per avere interpretato “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, “Il giovane favoloso” di Mario Martone e altri importanti film d’autore. In questa occasione proporrà, attraverso una lettura intima e speciale, la poesia di Cavalli, avvalendosi anche di effetti scenici che riusciranno ad attirare l’attenzione degli spettatori, come l’utilizzo di un telo da retroproiezione in grado di fare “entrare” nella casa della poetessa.

Che cosa significa proporre la poesia di Patrizia Cavalli?

"Credo che la poesia sia importante in assoluto; mi piace mettermi in relazione con chi è in grado di amplificare ciò che esprime, fuori da ogni conformismo come Cavalli riusciva a essere; amo la poesia di Patrizia di cui sono stata molto amica per la struttura linguistica e la sintesi e mi è sembrato giusto, bello, fare uno spettacolo su di lei".

Qual è il suo ricordo della poetessa?

"Ci siamo conosciute 30 anni fa e da allora la nostra amicizia non si è mai interrotta; era una sorta di guru, la consultavo per ogni cosa e aveva una visione del mondo che usciva, appunto, dal conformismo limitante che oggi contrassegna i nostri tempi".

Instaurò con la poetessa un rapporto speciale, chi era tutti i giorni?

"Potrei dirle che era un’ottima cuoca, ad esempio e che aveva una casa, a Roma, bellissima, piena di oggetti raccolti in ogni parte del Mondo; le cene a casa sua rappresentavano la possibilità di incontrare persone speciali e in quel clima ero a mio agio; lei era meteoropatica e dava un significato particolare al mutare del tempo; anche in relazione a questo ho voluto inserire, fra le poesie che proporremo con la musica di Tejera, passaggi di una prosa molto divertente".

Le cito ‘Cosa non devo fare‘ da ‘Vita meravigliosa’ e le chiedo un flash per riassumerne la profondità: ‘Cosa non devo fare per togliermi di torno la mia nemica mente: ostilità perenne alla felice colpa di esser quel che sono, il mio felice niente’.

"La prima cosa che mi viene in mente per definire questa frase è leggerezza verticale; la nostra grammatica si sta impoverendo sempre di più, l’utilizzo della poesia è estremamente utile a questo esercizio; la trovo, poi, di una ironia assoluta e contiene in sé una struttura musicale: Cavalli suonava il pianoforte e questo lo si percepisce nel suo modo di scrivere".

Lei afferma che Patrizia Cavalli è ancora oggi una sua compagna di viaggio.

"Sì, per me continua ad essere una presenza intima, in qualche maniera spesso mi rivolgo a lei, le ho voluto bene: mi è stata cara la sua eccentricità e rappresenta una figura novecentesca, fatta di uno stile che io ricerco quotidianamente e a me, tutto questo, piace molto".

Conosce Lucca?

"Sono già stata due volte in questa bellissima città e il prossimo 16 giugno tornerò, con piacere, al Teatro del Giglio per un omaggio a Cesare Garboli".