
Al centro Mario Barsotti durante una delle puntate delle Iene
Lucca, 7 aprile 2019 - Il tribunale civile di Lucca ha condannato ‘Le Iene’ a risarcire ben 30mila euro a Ferdinando Fabbri, il 49enne di Lammari condannato per episodi di estorsione ai danni di Mario Barsotti, 68 anni, da tutti conosciuto come Mario Son Sodo. Nel mirino del giudice Giampaolo Fabbrizzi erano finiti i servizi televisivi realizzati nel 2013 e 2014 dalla trasmissione Mediaset con il comico Andrea Agresti, dopo che Ferdinando Fabbri aveva presentato una richiesta di risarcimento danni in sede civile per diffamazione.
Secondo il giudice i servizi mostrati in tv avrebbero travalicato i limiti del diritto di cronaca e villato la privacy, sebbene il volto dell’uomo indagato fosse stato oscurato, anche perché era stato ripreso e mostrato il momento del suo arresto. Secondo il giudice Fabbrizzi, insomma, quello che all’epoca era solo un indagato è stato esposto a una sorta di linciaggio pubblico in tv, con un evidente disegno diffamatorio, tanto che lui e la compagna Monica Pieri erano stati denominati nel servizio come “Il gatto e la volpe”. Questo ben prima che si concludessero le indagini e ci fosse un processo. La condanna al risarcimento di 30mila euro chiama in causa in solido la società Rti, Reti Televisive Italiane (società del gruppo Mediaset) e lo stesso inviato Andrea Agresti, autore del servizio su Italia 1.
Una sentenza che fa discutere e che verrà appellata dagli avvocati difensori. Se da un lato si comprende l’invito a tutelare la privacy e l’immagine di un cittadino, dall’altro c’è chi rileva come si sia trattato di una persona poi condannata a 5 anni (anche in appello) per quella stessa vicenda. Un po’ paradossale, insomma.