Il caffè è più amaro. Scattano altri rincari sulla colazione al bar “E’ l’effetto dei rialzi“

Giovanni Martini (Fipe): “Tutto costa di più, purtroppo era inevitabile che questo si ripercuotesse anche su caffè, cappuccino e pasta. E’ sempre più difficile far fronte a tutte le spese, bollette comprese“.

Il caffè è più amaro. Scattano altri rincari  sulla colazione al bar “E’ l’effetto dei rialzi“

Il caffè è più amaro. Scattano altri rincari sulla colazione al bar “E’ l’effetto dei rialzi“

“Non voglio per forza difendere la categoria, ma basta fare due più due, con il semplice buonsenso“. La premessa è di Giovanni Martini, vicepresidente di Fipe Confcommercio baristi, mentre la domanda che gli rivolgiamo riguarda il ritocco appena piovuto un po’ su tutto il listino del bar: più dieci centesimi per il caffè che passa dunque a 1.30 (con punte più alte per alcuni bar), mentre il pezzo dolce va a 1.40. La colazione al bar pesa dunque un po’ di più sul portafoglio arrivando a sfiorare i 3 euro. Un sovrappiù che rende un po’ più amaro il pasto, o l’intermezzo tradizionalmente più dolce della giornata.

“Ditemi voi cosa non è aumentato nell’ultimo periodo, dalle materie prime alle bollette – sottolinea ancora Martini –. Solo per tenere accesa la macchina del caffè i kilowatt, e quindi i soldi, volano via. I latticini, lo può constatare chiunque semplicemente al banco del supermercato, nell’ultimo periodo sono raddoppiati. Non era possibile, e soprattutto non era sostenibile, continuare a far finta di niente“. Poi ci sono ovviamente i distinguo: chi produce in “casa“ le paste ad esempio se la gioca con più elasticità, chi compra ha invece il prezzo imposto. Qualcuno adotta piccoli escamotage con il rincaro che scatta magari solo sul macchiato e sul “cappuccio“.

“Personalmente non faccio prezzi diversificati tra caffè e macchiato – aggiunge il referente Fipe Confcommercio – ma è chiaro che ognuno deve regolarsi secondo ciò che ritiene sia meglio o pèiù opportuno. Il punto resta quello dei rincari generalizzati che non possono non avere riverberi poi al bar. Quando ognuno di noi va al supermercato lo tocca con mano ogni volta. Un tempo con 50 euro si faceva una spesa completa, oggi con quella cifra non si riempie certo la dispensa. Tutto si ripercuote più pesantemente sul budget per chi come noi ha delle attività, dalle bollette alla materia prima al costo del lavoro“.

Una novità che i clienti stanno realizzando in queste ore. “Francamente al momento non mi risultano particolari lamentele – fa sapere Giovanni Martini –. Credo che alla fine tutti comprendano le difficoltà a cui ognuno, giornalmente, deve far fronte. E quesi dieci centesimi in più si possono dunque accettare“.

Il prezzo della tazzina di caffè a Lucca nel 2021 era fissato generalmente a 1 euro e 10 centesimi, mentre dal gennaio 2022 era salito a 1 euro e 20. Dopo due anni dunque arriva adesso un ulteriore ritocco generale a 1 euro e 30 centesimi per il caffè (anche se ci sono bar che fanno pagare di più). Un aumento annunciato e per molti inevitabile visto il quadro economico generale.

Laura Sartini